Elia Del Grande preso vicino casa, finita la fuga dello sterminatore della famiglia. Qualcuno lo ha aiutato
- Postato il 13 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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È finita intorno alle venti di sera la fuga di Elia Del Grande, il 49enne scappato lo scorso 30 ottobre dalla casa-lavoro di Castelfranco Emilia (Modena) dove avrebbe dovuto trascorrere sei mesi a causa delle ripetute violazioni al regime di libertà vigilata al quale era sottoposto, 40 in tutto.
Il 7 gennaio 1998 la “strage dei fornai”
Il 7 gennaio 1998 aveva sterminato l’intera famiglia sparando a padre, madre e fratello “rei”, a suo dire, di opporsi al matrimonio con la giovane originaria di Santo Domingo di cui si era innamorato.
Per quella che venne definita la “strage dei fornai” – tutta la famiglia lavorava nel forno di proprietà sempre a Cadrezzate che tutt’oggi reca l’insegna Del Grande – l’uomo fu condannato in via definitiva a 30 anni.

Avrebbe dovuto scontare alrri sei mesi al termine dei quali sarebbe stata rivalutata la sua pericolosità sociale. È però scappato prima. In una lettera a Varesenews ha spiegato di averlo fatto per la “totale inadeguatezza” di strutture come le case famiglia che sono “in realtà i vecchi Opg” gli ospedali psichiatrici giudiziari.
I carabinieri dei comandi provinciali di Varese e Modena e del Ros lo hanno fermato questa sera a Cadrezzate, in provincia di Varese, dove Del Grande ha tuttora delle proprietà. Il 49enne è tornato come si pensava nei luoghi del Varesotto dove ha radici e legami. E che conosce come le sue tasche.
In pedalò di notte sul lago di Monate
Del Grande si è spostato ripetutamente con facilità tra la ricca vegetazione dell’area tra Ternate, Travedona Monate e Cadrezzate con Osmate, “potendo anche contare su soggetti che lo hanno favorito”, spiegano i magistrati.
Per non farsi prendere Del Grande avrebbe utilizzato pedalò per spostarsi sul lago di Monate, di notte, tra darsene e canneti.
Le ricerche sono andate avanti anche, stando a indiscrezioni, attraverso tracciamenti telefonici sino a portare gli inquirenti al blitz decisivo. Ieri sera ci sarebbero state segnalazioni al 112.
Un’anziana ha segnalato la presenza di cinque banditi incappucciati vicino ad una casa che altri non erano che i militari pronti al blitz. Del Grande sarebbe stato fermato con un’azione rapidissima, senza che avesse il tempo di reagire o fuggire ancora una volta. Gli inquirenti stanno ora accertando se Del Grande abbia avuto una o un complice sia durante la fuga che durante la latitanza.
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