Elia Viviani, la paura (non) fa 90: in Turchia arriva la prima gioia con la Lotto. "Visto, sono ancora competitivo"

  • Postato il 3 maggio 2025
  • Di Virgilio.it
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La paura fa 90, come le vittorie in carriera di Elia Viviani. Che dopo un anno e mezzo di digiuno è tornato ad assaporare il dolce profumo di un successo di tappa: l’ha fatto nella settima frazione del Giro di Turchia, dimostrando che a 36 anni il modo per dominare gli sprint ancora lo sa trovare. Anche perché alle sue spalle non sono finiti elementi di secondo piano: Kristoff, Persico e Malucelli hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte alla prestazione super del velocista veneto, al primo successo assoluto con la maglia della Lotto.

Primo successo con la Lotto davanti a Kristoff e Persico

Il successo ottenuto nella frazione numero 7 della corsa del Bosforo ha un significato davvero particolare per Viviani: è qui che nel lontano 2010 il “Profeta” conquistò la prima vittoria in carriera, la prima appunto di un elenco che da oggi ne annovera 90. Una vittoria che profuma anche di rivincita pensando all’ultimo biennio piuttosto travagliato attraversato dall’olimpionico della pista a Rio 2016 e argento a Parigi nella Madison, che soltanto a febbraio ha trovato il modo per sottoscritto un accordo con il team belga dopo la fine del rapporto con la Ineos Granadiers, avvenuto al termine della passata stagione (e senza rinnovo per espressa volontà del team britannico).

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Sul traguardo di Cesme è stata davvero rabbiosa la volata che Elia ha mandato alle stampe: ha rimontato con ferocia assoluta Kristoff, che pareva lanciato verso la vittoria di tappa, e s’è preso così un successo di assoluto valore, anche per la squadra che (essendo Professional) ne potrà trarre giovamento anche a livello di punti ranking.

Una rivincita e quella voglia matta di arrivare a 100 vittorie…

Le parole pronunciate da Viviani al termine della tappa hanno lasciato spazio a poca interpretazione. “Ho sempre pensato di avere ancora la possibilità di vincere corse di alto livello. Stéphane Heulot, il diesse della Lotto, mi ha dato questa possibilità e questo è il modo in cui voglio ripagarlo.

Sono il corridore di esperienza di una squadra molto giovane e la prima cosa che volevo è che loro imparassero qualcosa da me, come la resilienza, il voler credere ancora in questo ciclismo moderno, dove non è facile vincere. Quindi sono molto contento di questa vittoria. Tutti i ragazzi del team hanno fatto un grande lavoro, vedi negli ultimi cinque chilometri Henri Vandenabeele e Baptiste Veistroffer. La foratura di Joshua Gidding ci ha privato di una pedina importante, dal momento che mancava il secondo ultimo uomo, ma Jasper De Buyst ha fatto quello che gli riesce meglio, è uno dei migliori “pesci pilota” del mondo e oggi ha fatto la differenza. La volata è partita un po’ lunga, sapevo che c’era vento contrario e quindi ho preferito non anticipare“.

Prossimo obiettivo le 100 vittorie in carriera: “Non sono lontanissimo, ma certo vincere 18 corse come feci nel 2018 è impossibile. Però voglio crederci ancora e spero che questa solo sia la prima di tante altre in questa stagione”.

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Virgilio.it

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