Elon Musk lancia il suo partito, America Party. Poi attacca Trump: “Rischiamo la bancarotta, tra sprechi e corruzione”
- Postato il 6 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Prima gli scontri a viso aperto, poi una pacificazione a favor di telecamere all’interno dello Studio Ovale e ora un altro passo di sfida nei confronti di Donald Trump, dopo avere passato i primi mesi del suo secondo mandato alla guida del dipartimento per l’efficienza amministrativa. E ora che il suo ruolo di First Buddy appare un ricordo lontano, Elon Musk, forte dell’esito del sondaggio lanciato online, lancia la nascita del suo partito, chiamato America Party, ed entra a gamba tesa nella politica americana. “Con un rapporto di 2 a 1, volete un nuovo partito politico e lo avrete. Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia. Oggi, l’America Party è nato per restituirvi la libertà”, ha detto Musk su X. Il giorno dell’Indipendenza, il patron di Tesla ha lanciato un sondaggio online per chiedere agli americani se volessero “l’indipendenza” da un sistema a due partiti. Il 65% ha risposto sì, il 35% no.
La svolta del miliardario arriva dopo l’approvazione in Congresso del ‘big beautiful bill’, il budget fortemente voluto da Donald Trump e altrettanto fortemente criticato da Musk. Firmando il provvedimento alla Casa Bianca, il presidente ne ha tessuto le lodi: è in grado di lanciare l’età dell’oro, ha detto soddisfatto circondato dai repubblicani del Congresso.
Il miliardario però lo critica da tempo, e non ha mai nascosto la sua contrarietà a una misura a suo avviso in grado di far fare bancarotta agli Stati Uniti, spingendosi a minacciare tutti coloro in Congresso che hanno votato a favore. “Perderete le elezioni, anche se fosse l’ultima cosa che farò”, ha assicurato. Trump ha respinto seccamente le critiche: “È arrabbiato per i sussidi alle auto elettriche“, ha ripetuto più volte arrivando a minacciare di deportarlo. I rapporti fra i due sono tesi da tempo, da quando Musk ha lasciato la Casa Bianca rompendo una relazione che sembrava molto solida durata quasi un anno e che ha contribuito a suon di milioni di dollari a fare arrivare Trump alla Casa Bianca.
A giugno, all’apice delle tensioni, Musk aveva già aleggiato la possibilità di fondare un nuovo partito che avesse veramente a cuore gli interessi degli americani. La sua rabbia però è montata nel corso delle settimane con il via libera del Senato e della Camera al ‘big beautiful bill’, il budget di 940 pagine che contiene tutte le promesse elettorali del presidente, dal taglio delle tasse a nuovi fondi per combattere l’immigrazione. Sul provvedimento sono nati i primi attriti fra Trump e Musk. Poi è stato un crescendo che ha portato fino alla provocazione finale: la nascita di un nuovo partito che, nei sogni del miliardario, è in grado di attirare quei repubblicani e quei democratici frustrati e alla ricerca di qualcosa di nuovo che li protegga.
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