Energia, la Russia aumenta le vendite alla Cina: “A Pechino 106 miliardi di metri cubi di gas all’anno”
- Postato il 4 settembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Mosca e Pechino hanno firmato accordi per la fornitura di gas e petrolio. Lo ha annunciato il ministro dell’Energia russo Sergey Tsivilyov in un’intervista alla televisione Rossiya-24 durante l’Eastern Economic Forum dando conto dei risultati della missione di quattro giorni appena conclusa in Cina da Vladimir Putin. “Abbiamo firmato accordi per un volume totale di forniture di gas pari a 106 miliardi di metri cubi all’anno alla Cina. Questa è un’alternativa enorme alle nostre forniture all’Europa, che i partner europei rifiutano di propria iniziativa”, ha affermato. Inoltre, un accordo è stato firmato anche “da Rosneft e dalle sue controparti cinesi per la fornitura aggiuntiva di 2,5 milioni di tonnellate di petrolio attraverso il Kazakistan”, ha affermato il ministro.
Nei giorni scorsi, inoltre, Gazprom ha firmato con la Cina un accordo “giuridicamente vincolante” per la costruzione del gasdotto Power of Siberia 2 e di quello di transito Soyuz Vostok attraverso la Mongolia, un mega progetto capace di trasportare almeno 50 miliardi di metri cubi annui per soddisfare l’inesauribile richiesta di energia del Dragone. L’intesa – da lungo in stallo per le resistenze Pechino contro l’eccessiva esposizione su una singola fonte di approvvigionamento energetico – è stata annunciata il 2 settembre dai media russi, citando il numero uno del gruppo Gazprom, Alexey Miller. L’ipotesi di passi in avanti era maturata con il trilaterale tra Putin, il presidente Xi Jinping e quello mongolo Ukhnaa Khurelsukh. Nessun annuncio ufficiale o commento è stato finora fatto da Pechino.
Per oltre 50 anni Mosca ha fornito gas all’Europa dalla Siberia occidentale, spedendo 180 miliardi di metri cubi, pari al 40% del fabbisogno del Vecchio Continente e a un ricco assegno di 90 miliardi di dollari. La guerra all’Ucraina ha rivoluzionato gli scenari, costringendo Mosca a guardare verso est. La Russia attualmente fornisce gas alla Cina tramite un altro gasdotto, Power of Siberia 1, con una capacità di trasporto prevista di 38 miliardi di metri cubi all’anno.
Gazprom e il colosso statale cinese degli idrocarburi China National Petroleum Corporation (Cnpc), durante la visita di Putin a Pechino hanno firmato poi un accordo per aumentare le forniture annuali attraverso il Power of Siberia e per rafforzare la rotta dell’Estremo Oriente. Miller ha quindi chiarito che le due compagnie hanno concordato di portare le spedizioni di gas da 38 a 44 miliardi di metri cubi attraverso Power of Siberia e da 10 a 12 miliardi con il potenziamento della rotta dell’Estremo Oriente. Una boccata di ossigeno per le casse del Cremlino sfiancate dalla guerra. “Gazprom e Cnpc hanno firmato anche un nuovo memorandum di riferimento sulla cooperazione strategica, che riflette la nuova fase nel nostro lavoro con Cnpc sui nuovi progetti”, ha aggiunto Miller.
Alla richiesta di conferma delle ultime novità in campo energetico, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun ha replicato che Cina e Russia, “sulla base dei principi di rispetto e vantaggio reciproci, hanno avviato una cooperazione pratica in vari settori, tra cui l’energia”. Per quanto riguarda le questioni specifiche, il portavoce ha tagliato corto, suggerendo “di consultare le autorità cinesi competenti”.
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