Equilibratore e motore del centrocampo: perché Khéphren Thuram sarà il simbolo della nuova Juventus
- Postato il 19 agosto 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Tra i tanti colpi della passata stagione (che poi si sono rivelati flop), il suo arrivo era stato il meno considerato a livello mediatico. Sottovalutato, ma indispensabile. Centrocampista totale e con ampi margini di miglioramento. Quando è in campo fa la differenza e se sta in panchina la sua assenza si sente. Nei numeri e nei risultati. Dinamico, forte fisicamente e straripante con il pallone tra i piedi: dopo un primo anno in Italia alla ricerca della continuità, Khéphren Thuram è (e sarà) il simbolo della “nuova” Juventus targata Igor Tudor.
Dai “problemi” con Motta alla fiducia di Tudor
Moderno per stile di gioco e perfetto per il centrocampo dei bianconeri. Dal suo arrivo in Serie A, l’inserimento è stato graduale. Fermato da qualche piccolo acciacco nei primi mesi, Motta lo sempre ha considerato un jolly e (forse) nulla di più. Dal primo minuto in qualche occasione e oggetto fantasma nelle partite che più contavano (l’ingresso tardivo contro il Psv in Champions League rimane ancora un mistero). Ma quando è in campo fa bene e segna anche qualche gol (5 reti e 8 assist al termine della stagione 2024/2025, eguagliando così il suo record personale). Poi, con l’arrivo di Tudor – e con il cambio di modulo – il minutaggio e la fiducia aumentano: Thuram diventa titolare inamovibile e motore del centrocampo bianconero. Abituato in Ligue 1 a giocare in una linea a 3, il francese interpreta con coraggio il ruolo di mediano davanti alla difesa. Senza rinunciare alle incursioni e agli inserimenti in area di rigore avversaria. Ora la sfida e l’obiettivo di dover essere continuo e sempre più incisivo.
Thuram l’equilibratore
Se davanti Yildiz e Conceição inventano, dribblano e sterzano – e David segnerà – Thuram è quello che serve a questa Juventus per cercare l’equilibrio (e romperlo allo stesso tempo in fase di non possesso), senza rinunciare alla proposta verticale richiesta da Tudor. Quando viene chiamato in causa, le sue prestazioni sono state sempre (o quasi) sufficienti: le sue doti fisiche aiutano e sono uniche per certi versi in Italia. In un centrocampo a due il francese riesce a esprimere al meglio tutto il suo potenziale e gioca un peso specifico fondamentale: esegue con un passo diverso e velocità raddoppiata rispetto agli altri. Insomma, uno come lui non può stare fuori.
Simbolo e nuovo leader della Juve
Corre, dribbla e recupera anche tanti palloni. Thuram è il prototipo di quello che chiede Tudor in mezzo al campo. Per una mediana fresca, intensa e instancabile. E proprio i suoi strappi in avanti possono favorire al meglio il gioco in transizione voluto dall’allenatore croato. In un periodo di rinnovamento, Thuram è il volto del nuovo corso. Dentro e fuori dal campo. Social compresi: i tifosi – insieme al 10 Yildiz – hanno trovato il loro nuovo idolo e lui fa di tutto per non nascondere il suo attaccamento verso maglia e colori con foto e dichiarazioni da vero leader: “Testa e cuore fino alla fine”. Simbolo di una giovane Juventus: per alcuni può essere ancora definita rivelazione, per altri il punto fermo su cui poter costruire il presente e il futuro del club.
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