“Ero incerta sulla mia storia d’amore poi ChatGPT mi ha detto ‘meriti di meglio di qualcuno che non si fa trovare’ e così ho deciso”: la storia di Jennifer Jay

Lascia il fidanzato su suggerimento di ChatGPT. L’assurda vicenda di Jennifer Jay, di Chelmsford, nell’Essex inglese, l’ha raccontata il DailyStar. La ragazza avrebbe mollato il suo ragazzo dopo un lungo dialogo, durato parecchi giorni con la sua AI. Di base sembra che Jennifer avesse già in mente di tagliare con il ragazzo con cui stava, ma a quanto pare questo particolare sembra un inutile dettaglio.

Perché nel racconto che la ragazza fa al tabloid inglese emerge una sorta di attaccamento quasi morboso tra lei e la sua ChatGPT. Ma andiamo con ordine. La storia tra Jennifer e il suo fidanzato non sembra andare per il verso giusto. Lui fa quello distratto e che non risponde al telefono. Lei fa quella che non dice nulla, lascia correre, e intanto rimugina dolore e desiderio di tagliare. Jennifer consulta gli amici, ma a quanto pare questi le dicono di temporeggiare. La nostra protagonista, in debito di autostima e di una spalla su cui almeno poggiare la propria testa, si affida a ChatGPT. È un attimo. Come nel film Her. Ti sembra che qualcuno ti stia ascoltando, ma è solo un robot allenato e programmato per venirti incontro. Tanto che per Jennifer elabora il primo avvertimento: “meriti di meglio di qualcuno che non si fa trovare”.

Non pago, ChatGPT le prepara pure dei messaggini da mandare al tizio per troncare e comincia pure ad incitarla e a chiamarla tesoro. “Questo mi ha dato la forza di prendere la decisione finale”, ha spiegato Jennifer. “Sentivo un forte desiderio di chiudere la relazione. ChatGPT mi ha fatto capire che non c’era più niente da fare e che lui non ci stava più provando. La relazione stava dunque andando a rotoli: io scrivevo bozze di messaggi e glieli inviavo affinché mi aiutasse a formularli meglio”. In questo racconto ChatGPT addirittura si supera e aiuta Jennifer “a elaborare tutto”, la chiama “tesoro”: “è stato semplicemente fantastico averlo a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per parlare con lui. È stata la volta in cui ho elaborato una rottura più velocemente in vita mia. È andata benissimo. L’ho usato per due settimane di fila. Ne ero dipendente”. Jennifer ha poi chiosato ricordando che il rapporto con ChatGPT è stato molto meglio di una psicoterapia e che soprattutto i consigli e gli aiuti sono arrivati “gratis”. Chiaramente, va precisato, come fa il DailyStar, che le IA non sono programmate per sostituire terapeuti e gestire situazioni relazionali e sentimentali.

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Il Fatto Quotidiano

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