ESA NanoTech inaugura il polo italiano del grafene sostenibile al Kilometro Rosso
- Postato il 20 giugno 2025
- Innovation
- Di Forbes Italia
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Rivoluzione? Follia? Magia industriale? Forse un po’ di tutto questo sta accadendo tra Parma e il Kilometro Rosso di Bergamo. L’azienda delle meraviglie si chiama ESANanoTech, e sembra aver centrato un obiettivo che finora era rimasto confinato alla teoria. Certo, siamo solo all’inizio. Ma qui si gioca una partita che potrebbe riscrivere i confini dell’industria dei materiali avanzati.
Immaginate di trasformare un pezzo di plastica in grafene, il materiale dai superpoteri: leggerissimo, più resistente dell’acciaio, conduttivo, con applicazioni che spaziano dall’energia all’aerospazio. E non in un laboratorio accademico, ma in modo sostenibile, scalabile, industriale. Il segreto? Una stampante laser basata sulla tecnologia brevettata Gleam (Graphene Laser Enhanced Automated Machine), che consuma il 99% in meno rispetto ai processi convenzionali. “Siamo gli unici al mondo a farlo così”, dichiara il team, oggi affiancato da un investitore d’eccezione: Leonardo Maria Del Vecchio, che con il suo family office LMDV Capital ha acquisito il 68% di ESANanoTech mettendo le ali all’operazione.
“La nostra tecnologia nasce da un’intuizione semplice ma radicale: trasformare rifiuti plastici in materiali che cambiano il mondo. Non è solo una questione di efficienza. È una questione di visione. Vogliamo portare il grafene fuori dai laboratori e dentro le fabbriche, dentro le batterie, dentro una nuova generazione di dispositivi: più leggeri, più sicuri, più performanti”, ha dichiarato Del Vecchio al taglio del nastro del nuovo impianto a Bergamo.
Perché è una svolta? Perché, a vent’anni dalla scoperta premiata con il Nobel, il grafene resta una promessa incompiuta: troppo costoso, difficile da produrre in grandi volumi. ESANanoTech punta a colmare questo vuoto offrendo materiali già integrati con grafene, pronti all’uso. Il primo esempio: pannelli radianti ultrasottili, capaci di riscaldare ambienti consumando pochi watt — già in fase di certificazione. Poi batterie di nuova generazione +1000% di capacità o -90% di ingombro, con prototipi attesi entro l’anno dal centro R&D da 1.380 mq a Parma. E ancora: applicazioni in automotive, aerospazio, sensoristica indossabile stampata direttamente su plastica.
Non solo una startup, dunque, ma un ponte tra ricerca e manifattura, con un impianto operativo al Kilometro Rosso, dove scienza e industria parlano la stessa lingua. “Una scommessa? No, una certezza”, dicono i fondatori. Tecnologia brevettata, produzione avviata, primi partner già in campo — tra cui un colosso dell’energia e un player dell’aerospazio.
In un mondo affamato di materiali intelligenti, il grafene tricolore di ESANanoTech promette di cambiare le regole del gioco. Visione, capitale, talento: la ricetta di Del Vecchio — trent’anni appena — è tutta qui. Pragmatico, ambizioso, profondamente legato all’Italia. E, forse, pronto a firmare la prossima rivoluzione industriale.
L’articolo ESA NanoTech inaugura il polo italiano del grafene sostenibile al Kilometro Rosso è tratto da Forbes Italia.