“Escludere la nuova diga dalle opere militari”, il Governo boccia le richieste di Pd-M5s

  • Postato il 10 luglio 2025
  • Altre News
  • Di Genova24
  • 2 Visualizzazioni
Posizionato il primo cassone della nuova diga foranea

Genova. Fa ancora discutere la possibilità di inserire la nuova diga foranea del porto di Genova tra le infrastrutture dual use, opere civili che però potrebbero servire anche a scopi militari, aiutando così l’Italia a rispettare gli accordi presi con la Nato.

Ieri il presidente ligure Marco Bucci ha tagliato corto: “Ben venga, non c’è nessun problema”. Oggi è stato presentato un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che avrebbe impegnato il governo in senso contrario, “preservando e valorizzando solamente gli usi civili e commerciali” della nuova diga e “scongiurando altresì che diventi un primario obiettivo militare”.

Il documento è stato respinto. “Surreale che la destra al Governo scelga di girarsi dall’altra parte e accetti supinamente che il porto di Genova con l’opera più importante del Pnrr si tingano di verde militare – commenta il deputato Roberto Traversi .- Quanto si sta profilando all’orizzonte è assurdo, con il rischio reale che Genova diventi un obiettivo sensibile visti i venti di guerra che questo Governo non allontana, ma anzi, pare voglia agevolare con l’assurda corsa al riarmo. Per Meloni e soci, infatti, è tutto regolare e privo di rischi. Non siamo d’accordo e vorremmo che l’esecutivo rassicurasse i cittadini sul futuro dell’infrastruttura portuale”.

Stessa sorte per il provvedimento portato in aula del Pd che chiedeva di escludere “categoricamente” la possibilità di inglobare la nuova diga in operazioni di carattere militare. Il governo ha espresso parere contrario “dando spiegazioni poco lucide e parlando di scenari futuri che non si conoscono, ventilando eventuali guerre chissà tra quanti anni”, denunciano i deputati liguri dem Luca Pastorino, Valentina Ghio e Alberto Pandolfo.

“Una diga classificata anche come militare significa esaudire la promessa di guerra fatta a Trump e alla Nato per raggiungere il 5% del Pil in spesa militare – proseguono i dem -. Purtroppo non abbiamo ricevuto rassicurazioni: per questo stiamo depositando una interrogazione al ministro della Difesa Crosetto che ci auguriamo di poter discutere quanto prima perché deve essere certo che la diga di Genova rimanga per l’utilizzo commerciale per il quale è stata pensata”.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti