Esplora i luoghi iconici de La Febbre dell’Oro: il capolavoro di Chaplin compie 100 anni!

Il 26 giugno 2025 ha compiuto cento anni uno dei capolavori della storia del cinema: La febbre dell’oro. Uscito quel giorno d’estate del 1925 a Hollywood, questo brillante lungometraggio firmato da uno degli artisti più iconici di sempre, Charlie Chaplin, è ancora capace dopo un secolo di segnare profondamente vecchie e nuove generazioni. Si tratta del terzo film di Chaplin e l’idea alla base nacque da un evento storico drammatico.

Nel 1846, una spedizione di cercatori d’oro diretta in California si perse tra le montagne innevate della Sierra Nevada. Dei 160 pionieri partiti, ne sopravvissero solo 18. Alcuni, spinti dalla disperazione, ricorsero al cannibalismo; altri arrivarono persino a mangiare le proprie scarpe. “È paradossale che una tragedia possa ispirare il senso del comico” osservava Chaplin, sottolineando il sottile confine tra dramma e umorismo. Determinanti sono inoltre le location di questa avventura, utili a donare il sapore necessario per raccontare il diegetico ideato dal grande artista.

Di cosa parla

Ambientato durante la corsa all’oro in Alaska, La febbre dell’oro segue le avventure del Vagabondo Charlot (l’inconfondibile personaggio di Charlie Chaplin). In un territorio gelido e inospitale quest’ultimo affronta fame, solitudine e pericoli, inseguendo il sogno di trovare la fortuna tra i ghiacci. Rifugiatosi in una capanna insieme ad altri cercatori, si ritrova al centro di episodi bizzarri e memorabili, come la celebre scena in cui, spinto dalla fame, cucina e mangia una scarpa. Nel bel mezzo delle sue peripezie, si innamora di Georgia, una giovane donna che rappresenta per lui la speranza di una vita diversa. Tra risate e poesia, il film racconta con grazia la resilienza dell’essere umano, mescolando comicità e tenerezza in una storia senza tempo.

Chaplin film
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Chaplin in La Febbre dell’Oro

Dove è stato girato

La febbre dell’oro (in originale The Gold Rush) è scritto, diretto, interpretato, prodotto e musicato dallo stesso Chaplin. Ma dove è stato realmente girato? Le riprese del film sono state principalmente realizzate in studio. Alcune altre però, soprattutto quelle in esterna furono effettivamente prodotte in ambienti naturali.

Truckee, Sierra Nevada (California)

Le scene d’apertura ambientate tra i cercatori d’oro furono girate in esterni sulle nevi di questa zona montuosa. Il paesaggio innevato, infatti, rappresentava in modo autentico il duro ambiente dove si svolse la tragica spedizione Donner, che ispirò parte del film. La produzione si trascinò per quasi un anno e mezzo, fu sotto ogni aspetto l’impresa più elaborata della carriera di Chaplin. Per due settimane la troupe girò in questi scenari esterni a Truckee, nella regione innevata della Sierra Nevada. Più nello specifico, le scene furono girate sulle pendici del Monte Lincoln, a nord-ovest del Lago Tahoe, in un’area oggi occupata dal Sugar Bowl Ski Resort, a circa 16 km a ovest di Truckee, in California. È presente anche una lapide che commemora le riprese, sul lato sud di Donner Pass Road, accanto al parcheggio della funivia.

Qui Chaplin ricreò fedelmente l’immagine storica dei cercatori d’oro che faticavano a risalire il Passo Chilkoot. Seicento comparse, molte delle quali provenienti dai vagabondi e dai derelitti di Sacramento, furono portate in treno per arrampicarsi sul passo di 700 metri scavato nella neve delle montagne, simulando la lenta processione dei cercatori d’oro lungo il ripido pendio innevato.

Lago Donner California
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Il Lago Donner in California

Chaplin Studios, Hollywood (California)

La maggior parte delle scene principali invece, comprese quelle ambientate nella capanna e nel saloon, furono girate come dicevamo negli interni dei Chaplin Studios a Hollywood, dove fu creata una catena montuosa in miniatura straordinariamente realistica, realizzata con legname, rete metallica, tela di juta, gesso, sale e farina. Lo spettacolo di questo paesaggio innevato dell’Alaska, incredibilmente scintillante sotto il sole cocente dell’estate californiana, attirò folle di turisti. Inoltre, i tecnici dello studio idearono particolari modelli per produrre gli effetti speciali richiesti da Chaplin, come la capanna dei minatori che, spinta dalla tempesta, finisce sull’orlo di un precipizio, per una delle sequenze di suspense comica più prolungate del cinema.

Da quanto è realistico il risultato, spesso è impossibile individuare il passaggio dal modello al set a grandezza naturale. Lo studio è ancora visibile poco a sud di Hollywood Boulevard, al 1416 di North La Brea Avenue a Hollywood. Questo edificio divenne in seguito la sede centrale della A&M Records di Herb Alpert e ora è di proprietà della Jim Henson Company, da qui l’allegro Kermit verde in cima alla guardiola.

Autore
SiViaggia.it

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