Essere qui è uno splendore. Vita di Paula M. Becker

  • Postato il 16 luglio 2025
  • Di Il Foglio
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Essere qui è uno splendore. Vita di Paula M. Becker

Ancora poco nota in Italia nonostante alcuni suoi libri già tradotti, tra cui l’importante Troismi (che Guanda pare aver dimenticato di avere in catalogo) e Il mare sottosopra (Einaudi, 2021), Marie Darrieussecq è tra le principali interpreti di quel che si definisce a vario titolo autofction. Un termine che contiene variazioni e implicazioni capaci di assumere di volta in volta sfumature, letture e tagli stilistici diversi a seconda degli autori chiamati in causa. In questo caso si tratta di un percorso lungo che parte addirittura dalla tesi di laurea (“Moments critiques dans l’autobiographie contemporaine”) in cui l’autrice di Bayonne affrontava il tema dell’autobiografia anche in rapporto alle altre esistenze: la vita e come la vita può venire letta internamente come esternamente. Un percorso autoriale che Darrieussecq non ha mai tradito e che trova in Essere qui è uno splendore. Vita di Paula M. Becker (Crocetti), ora disponibile in italiano nella bella traduzione di Sofia Tincani, l’apice di un discorso dentro al quale la sua opera spicca nel panorama contemporaneo. Essere qui è uno splendore è infatti la sintesi estrema di una visione letteraria che attraverso la lettura della biografia di Paula M. Becker – una delle prime artiste donne che lavorò, a tratti ossessivamente, sul proprio autoritratto – offre una possibilità di visione duplice a tratti potenzialmente infinita, ma sempre veritiera nella sua pur obbligata distorsione. Darrieussecq sviluppa il romanzo in forma di montaggio delle fonti alternate a una interpretazione delle stesse che la chiamano inevitabilmente e direttamente in causa. La vita di Paula M. Becker diviene così non solo il ritratto di una donna eclettica ed emancipata tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ma anche la messa in discussione dell’autrice stessa e della sua esistenza. Una forma di autoanalisi che prende corpo attraverso il rispecchiamento nella vita dell’artista morta nel 1907. Il libro, muovendosi dunque tra fonti originali, appunti e diari, non solo ricostruisce il senso di una comunità artistica, ma offre come in presa diretta la voce di chi visse quelle giornate tra estasi e tragedia. Un romanzo  che, mostrando in primo piano il proprio laboratorio narrativo, offre al lettore una libertà di sguardo spesso negata nelle narrazioni biografiche. Quello che infatti offre Darrieussecq non è un mero punto di vista, ma lo spettro ampio di una vita letta e interpretata un secolo dopo. I limiti stanno così tutti nella contemporaneità e non nella sua distanza dall’esistenza di Paula M. Becker. Un romanzo che offre la forza irriducibile di una vita breve eppure memorabile. 

    

Marie Darrieussecq
Essere qui è uno splendore. Vita di Paula M. Becker
Crocetti, 128 pp., 15 euro

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Autore
Il Foglio

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