EuroBasket, si comincia: l'Italia chiede a Gallinari e Fontecchio di portarla a medaglia. La Serbia di Jokic è la favorita

  • Postato il 27 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Non saliamo sul podio in una rassegna internazionale dal 2004, quando ad Atene sfiorammo una medaglia d’oro olimpica che avrebbe dato un senso a un’intera esistenza. Agli Europei manchiamo addirittura dal 2003, quando fummo bronzo in Svezia. E 21 anni di attesa potrebbero anche bastare quando si parla della nazionale azzurra di pallacanestro maschile, che magari avrà studiato da quella femminile, capace di andare a segno con una meravigliosa medaglia di bronzo nel loro Europeo (e per poco non ci scappava pure un posto in finale…). Un obiettivo non semplice da raggiungere, ma “obbligatorio” da inseguire: provare a tornare sul podio per lanciare anche la propria candidatura in ottica LA28.

Calendario tosto: l’Italia dovrà partire subito forte

Perché l’Italia del basket a livello giovanile gode di straordinaria salute, e allora è lecito pensare che il futuro potrebbe rivelarsi roseo. L’Italia del presente, però, ha tanti punti di domanda e una voglia matta di scoprire cosa le riserverà il campo. Pozzecco, forse all’ultimo ballo da CT, sa che il compito non sarà semplice: a Limassol, nel gruppo ospitato da Cipro, gli azzurri se la vedranno con Grecia (giovedì 28 agosto alle 20,30), Georgia (sabato 30 alle 14,30), Bosnia (domenica 31 alle 20,30), Spagna (martedì 2 settembre,m ore 20,30) e Cipro (giovedì 4, ore 17,15), con la necessità di vincere almeno due partite per garantirsi la quarta posizione e accedere alla seconda fase.

Dove però ci si portano dietro i punti fatti contro le altre tre qualificate del girone, cosa che di fatto rende ogni partita decisamente più importante e determinante. Qualcuno l’ha definito il “gruppo della morte”, forse volendo esagerare perché non ha tenuto conto che certi valori di forza un po’ sono cambiati, ma di sicuro l’Italia troverà pane per i suoi denti.

La lista di Pozzecco: l’ultimo ballo di Gallinari

Pozzecco ha portato a Limassol un gruppo che è un buon concentrato di talento, esperienza ed anche sfrontata gioventù. I leader? Sulla carta, molto ruota attorno a Danilo Gallinari e Niccolò Melli: il primo vuole regalarsi un ultimo giro di giostra in azzurro per provare a colmare una lacuna che persiste dal 2007 (tante estati, mai un risultato degno di nota…), il secondo ha dimostrato di essere ancora un top a livello continentale vincendo l’Eurolega col Fenerbahce, e adesso vuol trascinare la nazionale verso un traguardo prestigioso e a suo modo storico.

Il go tu guy, l’uomo dei finali, quello dei palloni “pesanti” risponde al nome di Simone Fontecchio: è l’unico italiano attualmente di stanza in NBA e vuol dimostrare di meritarsi certi palcoscenici. E poi ci sono Gabriele Procida e Matteo Spagnolo, pronti a farsi carico di nuove responsabilità nel basket europeo (giocheranno con Real Madrid e Baskonia), e poi c’è Saliou Niang scelto alla 58 all’ultimo Draft NBA da Cleveland, e ancora gente che a questi livelli c’è già stata come Pippo Ricci, Ale Pajola e Marco Spissu, più elementi futuribili ma già certezze del presente come Momo Diouf e Nikola Akele.

E poi c’è Darius Thompson, l’americano che ha ottenuto il passaporto italiano e che di fatto va a colmare il vuoto (enorme) lasciato da Donte DiVincenzo, che voleva venire a giocare EuroBasket ma che è rimasto negli USA per via di un problema a un dito di un piede che sembrerebbe essere tornato a fare capolino proprio in estate (e qualcuno non ha creduto alla tesi…).

Le favorite: Serbia e Germania davanti a tutte

Con Big Ragù sarebbe stata un’Italia forse più pericolosa per le altre grandi d’Europa, ma è vietato porre limiti alla provvidenza. Chiaro però che le favorite vanno cercate altrove. Intanto la Serbia, che conta Nikola Jokic e una banda di giocatori da far paura (Micic, Guduric, Jovic, Milutinov e molti altri ancora). All’ultimo Europeo fu proprio l’Italia a frenarne la corsa agli ottavi, stavolta però i serbi vogliono andare all in.

La Germania negli ultimi anni è arrivata spesso a dama, vedi il mondiale vinto nel 2023, e con Dennis Schroeder e Franz Wagner si presenta con ambizioni e velleità bellicose. Anche la Grecia vorrebbe non essere da meno: il rebus vero è legato alle condizioni e alla voglia che ci metterà Giannis Antetokounmpo, che nella fase di lavoro estivo è rimasto spesso ai margini (e la cosa in patria non è piaciuta). Ci sono però anche Sloukas, Papanikolau, Mitoglu e altri ancora, anche se poi bisognerà vedere quanto gli equilibri tra giocatori che militano nelle due piazze storiche del basket ellenico (Panatinaikos e Olympiakos) riusciranno ad essere trovati.

In prima fascia giusto considerare anche la Francia, seppur orfana di tante stelle (vedi Wembanyama): Risacher e Sarr guidano una nazionale comunque forte, con Yabusele uomo più atteso e Cordinier (ex Virtus) che promette scintille.

Le sorprese: Turchia, Lettonia e Finlandia senza paura

In seconda fascia è giusto considerare nazionali come Turchia (con il nuovo prodigio Sengun e l’eterno Larkin pronti a stupire), Lettonia (Banchi lascerà a fine europeo, ma il roster resta di prim’ordine con un Porzingis desideroso di alzare il livello) e Spagna, che in verità è la nazionale campione in carica, ma che rispetto a tre anni fa è senza tutti big della generazione d’oro, con Santi Aldama come “stella” e tanti giovani pronti a dare una mano a Scariolo, che a sua volta lascerà l’incarico di CT dopo la competizione (pesa il forfait di Lorenzo Brown, futuro uomo Olimpia).

E poi c’è la Slovenia, quantomeno perché ci gioca Luka Doncic: roster non proprio di spessore, ma con Luka Magic è sempre bene non scherzare troppo. Le outsider? La Finlandia di Lauri Markkanen, imbattuta durante l’estate, e la Georgia di Toko Shengelia, MVP delle ultime Finals LBA. Per il resto tante squadre in cerca di visibilità, ma senza oggettive possibilità di spingersi troppo in là.

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Virgilio.it

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