Eurovision: l’Italia protagonista della prima semifinale con Lucio Corsi e Gabry Ponte
- Postato il 14 maggio 2025
- Di Panorama
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Nessun dubbio: quella di Lucio Corsi sul palco dell’Eurovision Song Contest a Basilea è stata una grande performance. Un piano a coda, la chitarra, gli amplificatori giganti sul palco, le sue ormai leggendarie spalline e l’atmosfera 70’s di un brano cantautorale eseguito in chiave pop rock. A dispetto delle previsioni poco confortanti dei bookmaker, l’esibizione di Corsi ha lasciato il segno come dimostra l’ovazione alla fine del brano arrivato secondo a Sanremo lo scorso febbraio. Intensità e originalità, quella che è mancata in gran parte degli artisti della prima semifinale.
Ad accendere il pubblico dell’arena svizzera anche Tutta l’Italia di Gabry Ponte, che gareggia in quota San Marino e che è passato in finale. Durante la sua esibizione sul grande schermo è apparso un David di Donatello che “ha preso vita” masticando un chewing gum. E poi, fiamme e luci impazzite. Come si conviene alla coreografia di un tormentone dance.
Nella serata di sabato saranno a contendersi la vittoria saranno questi paesi:
Norvegia, Albania, Svezia, Islanda, Paesi Bassi, Polonia, San Marino, Estonia, Portogallo e Ucraina. Qualificati di diritto i cosiddetti Big Five, ovvero Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, e la Svizzera in quanto paese ospitante
C’era grande attesa per l’esibizione degli svedesi Kaj, dati tra i favoriti con il loro “pop nella sauna” interpretato da tre cantanti-comici. Più che un’esibizione canora una gag, a tratti divertente. Ma se parliamo della canzone, siamo all’atmosfera caciarona da sagra di paese. Niente di più.
Sprazzi di rock dall’Ucraina con i Ziferblat che cantano Bird Of Pray, un pezzo epico e arioso che però si avvita su se stesso, niente di speciale. In linea con la tradizione sonora dell’Eurovision la spagnola Melody canta Esa Diva, un brano dance a tutto ritmo tra balletti e scintille infuocate che cadono dall’alto del palco. Tutto già visto e sentito.
Grande successo per uno degli (inspiegabili) fenomeni di questa edizione, ovvero Tommy Cash dall’Estonia che ha mandato in visibilio il pubblico con la sua hit, Espresso Macchiato. Oltre l’aspetto folkloristico c’è poco da dire sul piano musicale. Folk e accenni di rock in Deslocado il pezzo dei portoghesi Nada, non originalissimo, ma sicuramente una delle cose più aggraziate della serata.
Ancora uno stereotipato brano da discoteca (Gaja) con l’artista polacca Justyna Steczkowska, immersa in una coreografia fatta di fiamme, acqua e pianeti. Kyle Alessandro, in quota Norvegia, viaggia in direzione pop dance con LIghter, in una performance coreografica ancora una volta immersa tra le fiamme. Nulla di entusiasmante. Un po’ meglio la ballad pop C’est la vie dell’olandese Claude interpretata in francese. Prossimo appuntamento giovedì sera con la seconda semifinale.