Evasione e truffa ai danni dello Stato, rinviata a fine novembre la decisione sulla messa alla prova di John Elkann
- Postato il 27 ottobre 2025
- Giustizia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Sara decisa il 28 novembre prossimo l’eventuale messa alla prova per dieci mesi di John Elkann, il presidente di Stellantis, indagato dalla Procura di Torino per il reato di truffa ai danni dello Stato legato all’eredità della nonna, Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli. Così si è riservata questa mattina la gip di Torino Giovanna De Maria.
Sempre entro il 28 novembre la giudice si esprimerà sulla richiesta di patteggiamento per un anno di pena formalizzata da Gianluca Ferrero, il commercialista di fiducia degli Agnelli (è anche presidente della Juventus), indagato per gli stessi reati del presidente di Stellantis e anche per il concorso nel presunto falso del notaio Remo Morone riguardo alla registrazione alla Camera di Commercio di Torino degli assetti societari della società semplice Dicembre, la “cassaforte” di famiglia che consente agli Elkann il controllo dell’impero Exor. Ferrero ha proposto di pagare 73mila euro di sanzione pecuniaria senza pene accessorie. Parere favorevole è stato espresso dalla procura.
Per poter accedere alla messa alla prova, nel settembre scorso, Elkann aveva versato all’Agenzia delle Entrate 183 milioni di euro. Imposte e tassa di successione non pagate su un patrimonio di Marella Caracciolo ricostruito all’estero e in Italia per oltre un miliardo di euro. L’inchiesta penale era stata avviata dalla procura torinese dopo un esposto di Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato e madre di John Elkann, che rivendica l’eredità materna e paterna. Infine, sempre a novembre, riprenderà il processo civile in corso a Torino nel quale Margherita chiede la revoca del testamento svizzero della madre a favore dei nipoti e anche la va proprietà delle quote della società Dicembre.
Si tratta ora di capire se il 28 novembre la gip deciderà definitivamente o si riserverà ulteriormente per esaminare il programma di ‘messa alla prova” elaborato dai legali di Elkann che deve essere vistato dall’Uepe (Ufficio esecuzioni penali esterne). Secondo quel programma, il presidente di Stellantis dovrebbe svolgere funzioni di tutor tra gli allievi delle scuole salesiane, di formatore per gli insegnanti e di consulente dei dirigenti salesiani.
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