Evelinndel Moori Chamorro morta dopo la caduta dalle scale, indagato il compagno: “Segni di brutali percosse”

Nuove rivelazioni sul caso della morte di Evelinndel Moori Chamorro, la 30enne morta l’1 settembre dopo essere caduta dalle scale di un palazzo del quartiere San Martino di Genova. Secondo le ultime indiscrezioni, l’autopsia ha fatto emergere più fratture rispetto a quelle riscontrate al momento del primo esame sul posto. Tre le ipotesi su cui lavorano gli investigatori, c’è quella di un pestaggio brutale da parte del fidanzato, che poi l’avrebbe scaraventata dalla balaustra del sesto piano. Marlo Stephano V. C. è indgato per omicidio preterintenzionale.

Dopo l’autopsia, è stato richiesto un approfondimento con analisi istologiche, utili a comprendere se le fratture della donna di origine peruviana siano dovute alla caduta o siano precedenti. I risultati saranno poi incrociati con gli interrogatori dei testimoni. Già lunedì scorso una vicina aveva raccontato di aver sentito urla e rumori dal piano di sopra: “C’erano persone che correvano, sembrava che spostassero o spaccassero mobili“, aveva detto. Poi la colluttazione si è spostata sul pianerottolo con le urla di un ragazzino o bambino che sembrava chiamare sua madre. “Poi questa ragazza ha gridato fortissimo e ho sentito la botta“. Nell’appartamento oltre alla vittima e al compagno Marlo erano presenti anche la sorella dell’uomo, il marito e il figlio.

La madre della vittima ha raccontato che la coppia litigava spesso proprio per la presenza in casa della famiglia della cognata. Si erano installati nell’appartamento, di proprietà del Comune di Genova, senza far sapere nulla ai servizi sociali. Inoltre, sempre secondo quanto detto dalla madre di Evelinndel, era lei l’unica che lavorava in casa. “Era l’unica che portava soldi in casa. Lui usava il denaro di lei per fare le serate che animava”. E ha aggiunto: “Voleva che il compagno si occupasse delle bambine, ma lui si faceva gli affari suoi”. Sono in corso ulteriori verifiche anche sulle dichiarazioni dell’uomo. Lunedì Marlo aveva dichiarato di non aver assistito direttamente alla scena. Ha spiegato di essere uscito di casa perché la donna stava per picchiarlo, “fuori dalla porta (Evelinndel n.d.r) ha urlato ‘se non ti fermi mi butto’. Ma io ero già sceso”.

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