Ex convento del Carmine, Italia Nostra (Alassio-Laigueglia): “Liguria dovrebbe aver imparato dalla speculazione edilizia incontrollata”

  • Postato il 14 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Italia Nostra

Alassio. Italia Nostra “si unisce alle preoccupazioni dei cittadini laiguegliesi riguardo al destino architettonico dell’ex convento del Carmine. La riflessione riguarda purtroppo molte costruzioni sorte negli ultimi anni anche ad Alassio e ci spinge a sollecitare gli amministratori affinché rendano più stringenti alcune norme dal punto di vista estetico”, si legge in una nota.

Spiegano da Italia Nostra: “Certo, è difficile stabilire cos’è bello, ma è più semplice valutare il contesto, cosa che purtroppo spesso architetti e progettisti trascurano, privilegiando progetti scollegati dalla storia del luogo in nome di una malintesa ‘modernità’. Eppure la Liguria dovrebbe aver imparato dall’incontrollata speculazione edilizia degli anni ’50, ’60 e ’70. Alterare l’identità di un luogo alla lunga non paga: siamo una regione in larga parte a vocazione turistica e i luoghi più apprezzati dai turisti sono quelli che hanno conservato il legame con le architetture tradizionali”.

“Anche tra gli addetti ai lavori si riflette su questo tema. Come evidenzia un articolo de Il Giornale dell’Architettura: ‘il contesto, nella sua accezione più ampia, si declina nel rapporto tra progetto e ambiente. Christian Norberg Schulz chiarisce con il suggestivo rimando al genius loci l’importanza della ricerca di linguaggi architettonici e costruttivi capaci di radicarsi nella geografia dei luoghi in cui si pongono. La riflessione sul contesto, centrale nello sviluppo di qualsiasi progetto, è diventata aleatoria, demandata all’ambizione culturale dell’architetto o agli enti preposti alla conservazione del patrimonio storico, spesso condizionati dalle sensibilità individuali dei funzionari. La dimensione discrezionale del contesto ha contribuito alla sua marginalizzazione nel dibattito architettonico, lasciando ai margini la dimensione culturale del progetto. Il contesto è per sua natura oggettivo e, proprio per questa sua caratteristica, è fondamento del progettare'”.

“I progettisti e i funzionari non possono arrogarsi da soli la responsabilità di modificare il volto dei luoghi. Molte procedure sono state semplificate e la commissione edilizia nei Comuni spesso abolita: se da un lato questo ha snellito la burocrazia, dall’altro ha eliminato il confronto tra i diversi uffici. È una buona notizia la volontà dell’amministrazione laiguegliese di dialogare con la società proprietaria dell’ex convento. Si spera che questo porti a ridefinire l’impatto estetico della costruzione e a garantire che la chiesetta del Carmine (datata 1648!) e le sue pertinenze non vengano toccate. Ogni edificio non è mai fine a sé stesso: è parte di una narrazione che collega storia, geografia e urbanistica, e va valutato nel contesto più ampio del territorio in cui si inserisce”, concludono.

Autore
Il Vostro Giornale

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