Ex Ilva, 24 ore di sciopero anche a Cornigliano: assemblea davanti alla fabbrica
- Postato il 16 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Anche a Cornigliano in atto lo sciopero di 24 ore dell’ex Ilva. I sindacati nazionali hanno proclamato la mobilitazione in tutti gli stabilimenti del gruppo per oggi, giovedì 16 ottobre, a Genova si fermano tutti e tre i turni, con presidio davanti alla portineria di Acciaierie d’Italia dalle 6 del mattino. Al momento non sono previsti cortei ma non è escluso che nel corso della giornata la situazione potrebbe evolvere.
“I lavoratori di Genova sono stanchi di attese che non portano a nulla – denunciano le Rsu Fim, Fiom e Uilm – manca un piano industriale, mancano risposte e soprattutto manca una prospettiva per migliaia di famiglie”. Il governo ha convocato i sindacati per un incontro martedì 28 ottobre alle 18 a Palazzo Chigi.
Sul tavolo le offerte per l’acquisizione dell’ex Ilva. Tra queste, quella di Bedrock Industries prevedrebbe – secondo indiscrezioni – appena duemila occupati a Taranto e poco più di mille negli altri stabilimenti. In totale sono dieci le manifestazioni d’interesse arrivate ai commissari straordinari ma solo due riguardano l’acquisizione dell’intero gruppo, mentre le altre puntano a singoli impianti o rami aziendali.
A Cornigliano il tema dell’acciaio è caldo anche per via della discussione, soprattutto politica al momento, sull’ipotesi della realizzazione di un forno elettrico: solo ieri l’ultima di una serie di iniziative di protesta di comitati, ambientalisti e residenti del quartiere.
Stefano Bonazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Genova, dichiara: “Oggi tutti gli stabilimenti d’Italia sono in sciopero: è un forte segnale che i lavoratori vogliono lanciare rispetto ad una situazione drammatica in tutti gli stabilimenti del Gruppo. A Taranto è attivo solo un forno con gravi conseguenze sul sito industriale genovese. L’ex Ilva non è mai stata così vicina alla chiusura. Con lo sciopero di oggi i lavoratori ribadiscono con forza e determinazione che non sono disponibili a perdere nemmeno un centesimo o un posto di lavoro. L’adesione deld 100% dei lavoratori genovesi allo sciopero di oggi lo dimostra. Al governo chiediamo di intervenire direttamente per dare un futuro alla siderurgia in questo paese”.
“Questa giornata di sciopero è una risposta forte alla strategia balbettante del Governo – spiega Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria – le lavoratrici e i lavoratori non meritano questa situazione di incertezza, finalmente è arrivata la convocazione ma adesso ci deve essere un cambio di passo forte rispetto al passato. Le organizzazioni sindacali devono essere protagoniste in questa fase di passaggio e invece il Governo ha pensato di rinnovare unilateralmente la cassa integrazione, una grande mancanza di rispetto rispetto alle normali relazioni sindacali”. Luca Pasquetti, dell’Rsu Fim Cisl fa eco al segretario.
“E rispetto alle proposte presentate non accettiamo alcun tipo di spezzatino e vogliamo che i sindacati siano coinvolti in questo processo di scelta: non bastano solo i fondi ma serve anche un soggetto industriale che abbiamo competenze e capacità economiche. È finito il tempo delle parole, adesso servono i fatti e il governo si prenda la responsabilità del rilancio della siderurgia nel nostro paese come settore trainate per l’economia e definisca il piano industriale e si prenda la responsabilità della transizione, per la produzione dell’acciaio green, che tenga insieme l’occupazione e la salute e l’ambiente”, conclude Venzano.