Ex Ilva, il ministro Urso a Genova: sul tavolo il futuro di Cornigliano. Sindacati in corte sotto la prefettura
- Postato il 2 settembre 2025
- Altre News
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni


Genova. Un nuova pagina per la storia dell’impianto ex Ilva di Cornigliano. Come annunciato oggi è giorno della visita del ministro delle Imprese Adolfo Urso a Genova in “missione” per provare a trovare la quadra sul futuro dell’impianto siderurgico genovese. Tanti i colloqui previsti, che si incentreranno sull’ipotesi di installare un forno elettrico per rendere lo stabilimento genovese indipendente da Taranto.
La visita, che si svolge interamente in prefettura, ha avuto inizio con l’arrivo del ministro Urso all’aeroporto di Genova, dove è stato accolto dalle autorità locali. La mattinata è dedicata a una serie di incontri cruciali. Il primo incontro è con le istituzioni, con la partecipazione del presidente della Regione, del sindaco di Genova, di assessori regionali e comunali, oltre a parlamentari ed europarlamentari liguri. Nel frattempo, in piazza, i sindacati favorevoli al nuovo impianto, hanno fatto sentire la propria voce, con un corte da De Ferrari fino alla prefettura
Dopo l’incontro con gli enti, infatti, il ministro incontrerà i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e delle sigle dei metalmeccanici (Fiom, Fim e Uilm), che in generale hanno espresso il loro favore per il progetto del forno elettrico. Poi l’atteso dialogo con i comitati cittadini inclusi quelli che da anni si battono per la salute e l’ambiente a Cornigliano, che hanno sollevato forti preoccupazioni sui possibili impatti del nuovo impianto.
“Da questa giornata mi aspetto che si possa andare verso uno sviluppo industriale di Genova, quello che hanno sempre chiesto tutti e finalmente abbiamo un’opportunità per poter fare – ha commentato il presidente di Regione Liguria Marco Bucci prima dell’incontro – Ovviamente perfettamente compatibile con la presenza delle persone: oggigiorno queste cose si possono fare molto bene. Sì incondizionati non esistono. Il mio è un sì ragionato, è un sì strutturato. Poi ovviamente bisognerà vedere il business plan, ma noi siamo qui per discuterlo con chi vincerà la gara e metteremo le nostre condizioni, che vuol dire anche avere investimenti per la città e per Cornigliano stesso”. E per chi si oppone cosa dice? “Che è un’opportunità importante per i nostri figli e per tutti, quindi pensiamoci prima di dire no. Probabilmente chi dice no è ancorato al sistema dal forno a caldo di 30 anni fa, che ovviamente han fatto bene a levare. Ovviamente sono un sostenitore della lotta che hanno fatto 30 anni fa, ma oggi il discorso è diverso perché la tecnologia è completamente diversa”.