F1, Antonelli fa 19: un anno da rookie tra guizzi ed errori di gioventù, il futuro è di Kimi nel mito di Senna
- Postato il 25 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Il 25 agosto non è una data come le altre per Andrea Kimi Antonelli. E’ il giorno del suo compleanno. Il talento dell’automobilismo italiano spegne 19 candeline, auguri! E si appresta, come gli altri colleghi del resto, a rimettere tuta e casco per tornare in pista in vista della ripresa del Mondiale di F1 che riaprirà i battenti questo fine settimana sul tracciato di Zandvoort in Olanda.
Un anno fa Antonelli diventava maggiorenne e poche settimane dopo la Mercedes gli avrebbe fatto il regalo più grande: la promozione in F1 prendendo il posto di sua maestà Lewis Hamilton. Un anno non facile il primo da maggiorenne e da rookie per Kimi passato tra alti e bassi in cerca di continuità e del salto di qualità definitivo. Un anno intenso, fatto anche di qualche “schiaffone” per un futuro radioso come il suo talento.
- Antonelli, il vero "predestinato" scartato dalla Ferrari
- Kimi: il mito Senna, l'Nba e la frase da dire a se stesso
- Aka: il buon inizio, il podio a Montreal, il disastro in Europa
- Il ruolino di marcia di Kimi in F1
- Il futuro è di Kimi: il 2026 anno della verità
Antonelli, il vero “predestinato” scartato dalla Ferrari
Un talento puro che nasce tra i colli bolognesi il 25 agosto del 2006. Figlio di Marco Antonelli, pilota automobilistico e proprietario dell’AKM Motorsport. Maranello non è molto distante ma di rosso Andrea Kimi Antonelli non si vestirà mai. Arrivabene, all’epoca team principal della Ferrari lo considerò troppo piccolo per entrare nella Driver Academy del cavallino. La Mercedes no e lo prese nel suo Junior Team.
Il giovane, giovanissimo Kimi ha sempre bruciato le tappe vincendo con largo anticipo tutti o quasi i campionati a cui era iscritto. Da qui il trampolino di lancio sotto lo sguardo e l’ala protettiva di Toto Wolff. Che nel 2024 lo fa esordire in Formula 2. L’addio di Hamilton in direzione Ferrari accelerano il processo. E in occasione del Gp d’Italia a Monza pochi giorni dopo il suo 18° compleanno arriva l’annuncio: Antonelli pilota titolare in Mercedes nel 2025. Il sogno è diventato realtà.
Kimi: il mito Senna, l’Nba e la frase da dire a se stesso
La Mercedes festeggia il neo 19enne Andrea Kimi Antonelli con diversi contenuti social molto cliccati e condivisi. Tanti, tantissimi gli auguri social per il pilota italiano. In uno dei post viene riproposto un video per conoscere meglio il giovane Kimi con domande e risposte veloci.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/MercedesAMGF1/status/1959887566175404336" profile_id="MercedesAMGF1" tweet_id="1959887566175404336"/]“Quale è la cosa più importante da fare a Bologna? Mangiare un sacco di pasta” risponde Antonelli sorridendo, che non ha dubbi nell’indicare Imola come sua gara favorita e Ayrton Senna come suo eroe (ha scelto anche il 12 in suo onore e in molti ci vedono anche una certa somiglianza col giovane brasiliano, ndr): “Anche se non l’ho visto correre, ho visto molto filmati e letto libri su di lui”.
“Can’t Hold Us” by Macklemore è la canzone preferita, il cartone animato Cars il film che ama, la Sardegna la meta delle sue vacanze da sogno, si definisce più mattiniero che animale notturno (anche se con un sospiro che sa indecisione), la Nba è lo sport preferito fuori dalla F1 e il padel quello che pratica come hobby.
Tra le ultime domande viene chiesto ad Antonelli cosa direbbe al Kimi ragazzino, domanda paradossale visto che di 19enne stiamo parlando, comunque il bolognese dà un risposta che calza a pennello col momento difficile che sta vivendo in F1: “Gli direi di non preoccuparsi troppo di fare errori e di non deprimersi troppo dopo un cattivo risultato”.
Aka: il buon inizio, il podio a Montreal, il disastro in Europa
Catapultato a 18 anni, dopo un solo anno di F2 in Formula 1. Kimi Antonelli è riuscito ad avere un impatto importante col circus. Quarto all’esordio in Australia. Poi a punti, regolarmente sesto in Giappone, Cina, Arabia e Miami dove peraltro ha fatto la pole nella Sprint. Insomma un ottimo esordio per un debuttante paradossalmente su piste dove non aveva mai corso.
I circuiti europei dovevano essere sulla carta terreno di caccia per fare un ulteriore salto di qualità. Ed invece il sogno diventa incubo. Arrivano i primi ritiri, nella sua Imola e in Spagna, una gara nelle retrovie a Monaco con una strategia scellerata della Mercedes.
Il secondo guizzo arriva ovviamente oltreoceano. In Canada Kimi arriva per la prima volta sul podio. Ma dopo Montreal e la maturità a scuola, per Antonelli è una bocciatura dietro l’altra con errori anche madornali: in Austria centra Verstappen al via, a Silverstone ripetendosi su Hadjar e infine il Belgio dove ha cannato entrambe le qualifiche e fatto due gare anonime sabato e domenica. Risultati che ne hanno affossato il morale fino a riempirgli gli occhi di lacrime in conferenza stampa. In Ungheria prima della sosta una timida reazione, un punto che deve essere di ripartenza per la seconda parte di stagione.
Il ruolino di marcia di Kimi in F1
Gran premio | Posizione | Punti |
Australia GP | 4 | 12 |
Japan GP | 6 | 8 |
China GP | 6 | 8 |
Bahrain GP | 11 | 0 |
Saudi Arabia GP | 6 | 8 |
Miami GP | 6 | 8 |
Emilia Romagna GP | RITIRATO | 0 |
Spain GP | RITIRATO | 0 |
Monaco GP | 18 | 0 |
Canada GP | 3 | 15 |
Austria GP | RITIRATO | 0 |
Great Britain GP | RITIRATO | 0 |
Belgium GP | 16 | 0 |
Hungary GP | 10 | 1 |
Il futuro è di Kimi: il 2026 anno della verità
Testa bassa, piede destro pigiato sull’acceleratore e mente aperta ad apprendere tutti i segreti della F1. Solo così Kimi Antonelli può continuare a crescere in maniera esponenziale. Se dicessimo che questa prima parte di stagione è stata positiva al 100% forse saremmo bugiardi. Kimi ha una Mercedes, non perfetta, che solo Russell riesce a portare al limite. Nelle gare europee, parentesi canadese a parte, ha patito tantissimo lo scotto del debuttante. A volte incartandosi.
A differenza degli altri rookie che hanno avuto la possibilità di crescere, vedi Bortoleto, senza troppe pressioni, Kimi in Mercedes, a raccogliere il testimone di Hamilton, ha avuto troppa pressione. Basti vedere cosa è successo a Lawson nel passare dalla Racing Bulls alla Red Bull e poi tornare in Racing Bulls. I suoi risultati sono cambiati.
Il 2026 col cambio dei regolamenti potrebbe essere l’anno di Antonelli. Che vedrà azzerarsi quel gap importante con gli altri piloti, in esperienza e non solo, su queste tipo di monoposto. E, secondo i bene informati, beneficiare di quello che sembra possa essere un vantaggio tecnico della Mercedes sulle nuovo monoposto. Insomma Kimi, il futuro è tuo. Prendilo e riporta un pilota italiano a trionfare in F1.