F1 | Ecco come la Red Bull stava per vincere la gara di Jeddah

  • Postato il 25 aprile 2025
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Helmut Marko ha spiegato come, a Jeddah, il team abbia nuovamente rivoluzionato il setup della Red Bull, permettendole di sfiorare la vittoria.

Il weekend di Jeddah è stato estremamente positivo per la Red Bull, una squadra che in questo inizio di stagione sta vivendo momenti altalenanti. I limiti della RB21 stanno emergendo, ma il talento di Verstappen, unito all’enorme lavoro degli ingegneri, sta comunque tenendo la vettura stabilmente tra le prime posizioni.

Jeddah era un tracciato particolarmente favorevole alle caratteristiche della monoposto: l’asfalto liscio e privo di sconnessioni ha permesso alla RB21 di adottare un assetto più basso e rigido, mentre la buona efficienza aerodinamica, unita all’ottima stabilità nelle curve veloci, ha fatto il resto. Tuttavia, l’inizio del weekend non è stato affatto semplice. Marko ha infatti confermato che il team ha completamente stravolto il setup della vettura, proprio come era accaduto a Suzuka, dove poi arrivò la vittoria.

“Concentriamoci sul lato positivo: soprattutto dopo il difficile weekend in Bahrain, all’interno del team c’è stato un grande senso di sollievo per come sono andate le cose a Jeddah,” ha dichiarato Marko.

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Foto: Antonio Spina per F1inGenerale

“Questa competitività è stata una sorpresa anche per noi. Non ci aspettavamo di avere il sopravvento sulla McLaren, soprattutto dopo le difficoltà del venerdì.
Il netto miglioramento rispetto al Bahrain è frutto di diversi fattori. Abbiamo imboccato la giusta direzione con il setup, e si è confermato quanto sia complesso trovare l’assetto ideale con questa macchina. Ma quando riusciamo a centrare la finestra operativa ottimale, la vettura è assolutamente competitiva.
Se non ci riusciamo, come accaduto in Bahrain, allora finiamo per navigare attorno alla sesta posizione.”

Il layout della pista ha aiutato la Red Bull RB21

Come sottolineato in precedenza, ci sono circuiti che si adattano meglio alle caratteristiche tecniche della Red Bull RB21, e Jeddah si è confermata uno di questi, come confermato anche da Marko.

Il miglioramento è stato legato anche alle caratteristiche del tracciato: in Bahrain ci sono principalmente curve a media velocità e un asfalto molto ruvido,” ha spiegato.

“Jeddah è completamente diverso: curve molto veloci, fluide e un asfalto che praticamente non consuma le gomme.
È stato evidente che i piloti si sono lamentati pochissimo del degrado durante la gara. Per gran parte della corsa hanno potuto spingere al massimo.”

Marko ha infine ammesso che il deludente weekend in Bahrain ha spinto la Red Bull a ripensare l’approccio tecnico nei weekend di gara.

“Dopo il GP del Bahrain, abbiamo deciso che Red Bull doveva rivedere il proprio metodo di lavoro durante le prove,” ha detto.

“Abbiamo già iniziato a farlo a Jeddah, per esempio rendendo le simulazioni di qualifica più realistiche, così da avere indicazioni più precise sulla nostra competitività.
Il nostro obiettivo ora è ampliare la finestra operativa della vettura e correggere alcune debolezze, in vista delle gare europee, per migliorare la velocità di base della macchina.”

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