F1 | Ferrari 2026: svelata la prima grande novità rivoluzionaria del progetto 678
- Postato il 4 novembre 2025
- A Tc
- Di F1ingenerale
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Emerge un nuovo dettaglio tecnico sulla prossima Ferrari del 2026, che adotterà una soluzione inedita e rivoluzionaria ispirata a una monoposto del passato.
Gli occhi degli addetti ai lavori della Scuderia Ferrari sono già puntati al 2026: iniziare al meglio il nuovo ciclo regolamentare è fondamentale, dopo un digiuno di titoli iridati che dura ormai da troppo tempo.
Le nuove vetture debutteranno a gennaio nei test privati in Spagna: mancano dunque pochi mesi e tutto deve ormai essere in dirittura d’arrivo. Della monoposto 2026 della casa di Maranello si sa ancora poco, se non che le operazioni legate al telaio sembrano già essere in fase avanzata e pronte per la produzione. È però emersa un’interessante novità sulla nuova Ferrari, nome in codice 678, riguardante il suo schema sospensivo.
La Ferrari del 2026 avrà uno schema sospensivo estremo
Nell’attuale stagione il tema delle sospensioni è stato protagonista sin dalla prima gara a Melbourne, dove si è capito che il problema principale della SF-25 risiedeva proprio lì. Non è bastato l’aggiornamento di Spa per risollevare la Ferrari da una stagione al di sotto delle aspettative, e la decisione di abbandonare l’attuale schema sospensivo per il 2026 sembra ormai una realtà.
A differenza dei rivali Red Bull e McLaren, la Ferrari monta uno schema sospensivo pull-rod al posteriore, come all’anteriore. Secondo Autoracer, il reparto tecnico si sarebbe orientato verso una soluzione push-rod al posteriore per il 2026, con una geometria dei bracci estremamente aggressiva, simile a quella dei rivali.

La portata rivoluzionaria di questa scelta risiede nel fatto che la Ferrari ha utilizzato lo schema pull-rod al posteriore su tutte le sue ultime 14 monoposto: l’ultima Ferrari con sospensione posteriore push-rod risale infatti al 2011.
Perché rivoluzionare la sospensione posteriore?
Si tratta di una scelta coraggiosa, poiché le sospensioni rappresentano una zona nevralgica delle monoposto, essendo determinanti per la dinamica del veicolo. La motivazione dietro questo cambiamento è principalmente aerodinamica.
La sospensione posteriore si trova in corrispondenza dell’ala posteriore, del diffusore e della parte terminale del corpo vettura, dove si convoglia la maggior parte del flusso d’aria: è quindi fondamentale gestirlo nel modo più efficiente possibile.
La diversa disposizione dei bracci in uno schema push-rod libera spazio nel retrotreno e non ostacola il flusso d’aria, con benefici in termini di downforce.
Oltre all’aspetto aerodinamico, la nuova configurazione permetterà una gestione più efficiente della piattaforma della vettura, chiamata a gestire una diversa distribuzione dei carichi rispetto all’attuale generazione di monoposto. Ciò consentirà agli aerodinamici di adottare design più aggressivi per la carrozzeria, sfruttando al meglio le potenzialità del nuovo schema sospensivo.
Il team capitanato da Loïc Serra, direttore tecnico, appare motivato in vista del 2026. La Ferrari non può permettersi di sbagliare: la nuova monoposto è chiamata a tornare alla vittoria di un titolo che manca dal 2008, o quantomeno a lottare costantemente nel gruppo di testa.
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