F1 | Il mistero della lapide vandalizzata di Bruce McLaren

Postato il 5 novembre 2025
Formula 1
Di F1ingenerale
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Le lapidi di Bruce McLaren e di alcuni membri della sua famiglia sono state vandalizzate: mistero sugli autori e sul movente del gesto

C’è mistero attorno alla lapide vandalizzata di Bruce McLaren, nel cimitero Waikumete di Auckland. La tomba del fondatore dell’omonima scuderia di F1 e quelle di alcuni dei suoi familiari sono state danneggiate, un atto ingiustificabile e di difficile spiegazione. La dinamica è tutta da chiarire, così come il movente: secondo una restauratrice, potrebbe essersi trattato di un tentativo di “riparazione” andato male.

F1 | Il mistero della lapide vandalizzata di Bruce McLaren — Bruce McLaren a Monaco, nel 1969 – PH: Rainer Schlegelmilch / @TheHardCompound via X

I fatti risalgono allo scorso 30 settembre, quando per la prima volta la restauratrice George Stewart-Dalzell si è imbattuta nelle lapidi vandalizzate di Bruce McLaren e di almeno una decina di defunti, come racconta Stuff. Queste sono state imbrattate con vernice dorata, i ritratti in ceramica sono stati danneggiati, così come il marmo, probabilmente con l’uso di candeggina.

“Ancora prima di arrivarci, si vedeva chiaramente tutta questa vernice dorata sparsa sulle lapidi“, racconta l’operatrice di Grave Guardians. “Qualcuno deve aver pensato che le tombe fossero in cattivo stato e di poterle sistemare. Così ha versato candeggina su circa 14 lapidi e ha provato a dipingerle. Voglio credere che questa persona credesse di fare qualcosa di buono. Molti pensano, sbagliando, che le lapidi siano beni pubblici“.

La reazione del Bruce McLaren Trust

La notizia ha presto raggiunto il Bruce McLaren Trust, che sui social ha condiviso l’accaduto e ringraziato Stewart-Dalzell per il suo lavoro, annunciando che saranno i restauratori di Grave Guardians ad occuparsi delle riparazioni.

Michael Clark, da sempre impegnato nel preservare la memoria di Bruce McLaren, ha descritto l’autore dell’atto vandalico come “una persona probabilmente affetta da una malattia mentale“, chiedendo che le tombe dei defunti vengano lasciate in pace. Ha poi sottolineato l’intenzione di compensare i restauratori per il loro lavoro, nonostante la loro volontà di farsi carico gratuitamente delle lapidi “vandalizzate, di bambini o di veterani“.