F1 | La FIA rivela i dati dell’era effetto suolo: numeri preoccupanti e fallimento accertato

  • Postato il 26 novembre 2025
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  • Di F1ingenerale
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Emergono nuovi dati dalla FIA che confermano il mancato successo dell’era effetto suolo nel migliorare i sorpassi: nel 2026 il riscatto sarà obbligatorio.

Anche questa generazione di monoposto si chiude sotto le aspettative del pubblico, che dal 2022 si aspettava una Formula 1 diversa e più avvincente. Il regolamento attuale puntava a permettere ai piloti di seguirsi più da vicino per favorire i sorpassi, ma il risultato non è stato quello sperato. All’inizio un miglioramento c’era stato, ma è durato poco.

Lo sviluppo aerodinamico ha riportato alla luce tutto ciò che il regolamento voleva eliminare: aria sporca e turbolenze. Le squadre hanno progressivamente spinto nelle zone grigie del regolamento, recuperando performance ma peggiorando la qualità dell’azione in pista. Con il passare delle stagioni, lo spettacolo si è ridotto e oggi molte gare registrano pochissimi sorpassi. La FIA è stata così costretta a intervenire approvando il regolamento 2026, di cui sono già stati rivelati alcuni dettagli.

Emergono nuovi dati dalle analisi della FIA

La FIA non si è sottratta dal commentare il fallimento e lo ha anche quantificato, con dati poi emersi grazie a The Race. Le simulazioni CFD indicano che nel 2022 la perdita di carico a due lunghezze di distanza era del 5%, mentre oggi è quadruplicata. Guardando ancora più indietro, nella precedente era regolamentare terminata nel 2021, a 10 metri di distanza la monoposto inseguitrice perdeva fino al 45% del carico aerodinamico. Le prime simulazioni del 2022 avevano migliorato quel dato riducendo la perdita al 15%. Con lo sviluppo delle vetture, però, alla fine del 2025 la perdita è risalita fino a circa il 35%, avvicinandosi pericolosamente ai livelli pre-2022.

A 20 metri di distanza i valori erano del 35% nel 2019, del 5% nel 2022 e del 20% nel 2025. Dati che parlano chiaro e confermano il fallimento dell’attuale ciclo regolamentare.

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Il 2026 punta a migliorare nettamente questi valori

Le simulazioni relative alle monoposto 2026 stimano una perdita di carico del 20% a 10 metri e del 10% a 20 metri. Sono numeri leggermente peggiori rispetto al debutto del 2022, ma non rappresentano un campanello d’allarme. Le nuove vetture saranno più piccole, più leggere e dotate di aerodinamica attiva. Cambierà anche il design della carrozzeria, pensato per generare una scia più pulita e facilitare i sorpassi. L’assenza dei canali Venturi eviterà inoltre che le vetture si schiaccino eccessivamente a terra, rendendole meno sensibili alle turbolenze. A influire sul comportamento in pista ci saranno anche le nuove power unit e gomme con differenze più marcate tra le mescole.

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La FIA sta tentando di rilanciare una Formula 1 che negli ultimi anni ha mostrato un netto peggioramento sotto il profilo dello spettacolo. L’aria sporca e la turbolenza non spariranno mai del tutto a questi livelli di prestazioni, ma la federazione sta cercando di limitare il più possibile le falle regolamentari e frenare la ricerca da parte dei team di soluzioni estreme ai limiti del regolamento, che finirebbero per rovinare le gare.

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