F1 | Leclerc in Ferrari rischia la fine, quanto tempo perso: il pesante giudizio di Terruzzi

La carriera in Ferrari di Charles Leclerc è stata caratterizzata da grandi delusioni e restando il monegasco rischia grosso in chiave futura: il pesante giudizio di Terruzzi

Era l’11 settembre 2018. Una settimana dopo il Gran Premio d’Italia all’Autodromo Nazionale di Monza, la Scuderia del Cavallino Rampante fa un importante annuncio. Dalla prossima stagione, via il campione del mondo Kimi Raikkonen; al suo posto un giovane pilota monegasco. Così inizia la storia di Leclerc in Ferrari con una grande fiducia in quella squadra che ha sempre amato: ma ad oggi, la situazione è grave e Terruzzi lancia un campanello d’allarme. 

In questi sette anni vestito di rosso, Charles Leclerc ha raccolto molto meno di quello che tutti si sarebbero aspettati, lui in primis. Nel 2019 ottiene le sue prime vittorie, con le quali è entrato nei cuori di tutti i tifosi Ferrari. Un primo grande passo falso è stato fatto nei due anni successivi. La rossa non va, e per ben 903 giorni non torna sul gradino più alto del podio.

La prima vera occasione di Leclerc, è nel 2022. Primo anno dei nuovi regolamenti, la F1-75 è un missile, pochi riescono a stare al passo con il monegasco. La situazione poi, come sappiamo tutti, si è rivelata ben diversa. Tra problemi ed errori gravi del team, il titolo è sfumato ancora una volta. Lo stesso accade nel 2023 e, ancora per veramente poco, nel 2024.

Questa stagione, vedendo le prestazioni della monoposto precedente, era partita con tutte le buone aspettative del caso. Ma, ancora una volta, il team di Maranello ha deluso. Una monoposto lenta, difficile da guidare, che ha portato i piloti sono una volta sul gradino più basso del podio (altre 2 se consideriamo anche le sprint race).

Leclerc, quindi, accettando l’offerta del team che tanto sognava da piccolo, si è messo nella peggiore situazione. Giorgio Terruzzi lancia un campanello d’allarme nel suo podcast: se Leclerc resta in Ferrari, si gioca la carriera.

“C’è un tema che più inquieta Leclerc, e forse anche Norris. Il monegasco rischia, dopo 7 anni di speranze maltrattate, sogni infranti e gravi errori, di essere superato da una generazione di giovani piloti, successiva alla sua, che stanno andando come animali. Costano due lire ai team, o comunque molto meno di lui, e fanno cose incredibili. Antonelli è il caso più eclatante ma ne abbiamo tanti altri”. 

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*Foto in copertina, credits: F1inGenerale

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