F1 | Leclerc ora è a un bivio: addio alla Ferrari o forse…

  • Postato il 3 giugno 2025
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“Leclerc deve diventare leader della Ferrari o dovrà dire addio”: il duro verdetto arriva da Giorgio Terruzzi durante l’ormai celebre e omonimo podcast

Nel nuovo episodio del podcast Terruzzi Racconta, condotto da Giorgio Terruzzi insieme a Pino Allievi e Stefano Nicoli, si affronta uno dei temi più caldi in casa Ferrari: il ruolo di Charles Leclerc all’interno del team aprendo lo spiraglio anche su un addio. Un’analisi schietta, che mette in discussione la gestione della leadership e il futuro del monegasco in Rosso, soprattutto dopo l’arrivo di Lewis Hamilton.

La scelta di accogliere Hamilton è stato un errore, esordisce Terruzzi. Secondo il giornalista, la decisione, accettata con troppa arrendevolezza da Leclerc e dal suo entourage, avrebbe rallentato ulteriormente l’ascesa di Charles come figura di riferimento nella squadra.

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@Scuderia Ferrari

Leadership mancata e ruolo sminuito per Leclerc dall’arrivo di Hamilton

Il messaggio è chiaro: Leclerc non è ancora riuscito a imporsi come vero leader Ferrari. E anche se in qualifica si è intravisto un segnale, “fare il leader” non significa solo guidare veloce, ma assumere un ruolo dominante anche nella direzione tecnica, nelle scelte strategiche, nella gestione interna. “Quello che faceva Schumacher”, osservano, ma aggiungono subito: “Leclerc non è Schumacher”.

Dagli la macchina giusta e ti vince il Mondiale”, dice Allievi, “ma non è quel tipo di pilota che prende in mano il progetto”. Non è una colpa, ma una realtà che secondo loro va accettata.

Un talento intrappolato nel contesto sbagliato?

Dopo sette anni, o prendi in mano la situazione oppure molli, afferma Terruzzi. Secondo lui, Leclerc rischia di restare nella storia come uno dei piloti più forti mai premiati dal proprio team, “intrappolato in un sistema che non lo valorizza a pieno”. Il paragone con Fernando Alonso è inevitabile: anche lui arrivato a Maranello nel momento sbagliato e uscito con una carriera “mortificata”.

Il dibattito si sposta sull’impatto dell’arrivo di Lewis Hamilton nel 2025. “Non dico che lo abbia delegittimato, ma quasi” sostiene il giornalista. “Si è persa l’occasione di riconoscere Leclerc come leader velocistico”, aggiunge, sottolineando come sia incomprensibile che, dopo sette anni, la Ferrari debba ancora capire cosa serva al suo pilota di punta.

“L’anno scorso Vasseur diceva che Leclerc avrebbe imparato da Hamilton…”, conclude con sarcasmo Allievi.

Alla fine la riflessione è amara: serve una direzione chiara. Se Leclerc non potrà mai diventare leader gestionale, allora la Ferrari deve costruirgli attorno una macchina vincente, evitando di chiedergli ciò che non è nelle sue corde. Oppure sarà l’ennesima occasione sprecata di Maranello.

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