F1, Leclerc vuota il sacco sulla Ferrari che non va, il rapporto con Hamilton e il futuro: "Vincere il Mondiale"

  • Postato il 23 maggio 2025
  • Di Virgilio.it
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A un anno di distanza, Charles Leclerc torna a correre a casa sua, a Montecarlo. Dopo anni di sfortune e problemi tecnici, finalmente il monegasco nella scorsa stagione ha trovato al sua prima vittoria sul circuito di casa. L’emozione e la dedica al papà sono ancora negli occhi tutti. A un anno di distanza però, la situazione in casa Ferrari è opposta.

Anche senza podio, la Ferrari a Imola ha lanciato buoni segnali sul passo gara. Eppure, Leclerc dopo il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna ha dichiarato di non avere fiducia per il ritorno a Montecarlo. Ma uno dei motivi per cui i ferraristi si sono innamorati di Leclerc è questo suo attaccamento fortissimo con la scuderia, che l’ha spinto a rimanere anche nei momenti difficili.

Leclerc: “Voglio vincere con la Ferrari, non penso di lasciare”

“Credo nel progetto e credo in Fred Vasseur”, ha dichiarato Leclerc in un’intervista sulle colonne dell’Equipe. “È un periodo complicato ed è facile dubitare di sé stessi in momenti come questi. Ma se faccio un passo indietro e guardo questa squadra, non penso di lasciare la Ferrari”. Il monegasco ha sempre avuto gli obiettivi chiari: Voglio vincere con la Ferrari, l’ho sempre detto. E resterò finché crederò in questo progetto. E ci credo”.

Dall’esterno, la stagione in corso appare già compromessa per la Ferrari, ma Leclerc prova ancora ad avere un minimo di fiducia per il futuro prossimo: “Non perdo la speranza, la stagione è ancora molto lunga. L’anno scorso con la McLaren abbiamo visto che era possibile rimontare. La Red Bull ha iniziato molto forte e poi è stata la McLaren a laurearsi campione”.

La speranza di tutti i ferraristi, e degli appassionati di Formula Uno che vogliono evitare il dominio inglese, si chiama Barcellona: “Sappiamo che la prossima settimana in Spagna entrerà in vigore anche una nuova direttiva tecnica che vieta le ali anteriori flessibili che spero possa aiutarci un po’. Non credo nei miracoli, ma in ogni caso darò assolutamente tutto fino alla fine per provare a vincere il titolo quest’anno. Sembra più complicato del previsto, ma non mi arrendo”.

Leclerc: “Hamilton miglior pilota della storia della F1”

Le aspettative a inizio stagione erano tutt’altre. A questo punto dell’annata, ci si aspettava una Ferrari molto più competitiva e in una posizione decisamente diversa, sia nel mondiale costruttori che in quello piloti. Aspettative che erano state gonfiate anche dall’arrivo storico di Lewis Hamilton a Maranello: “Alla Ferrari c’è sempre stata molta luce. All’inizio della stagione è stato abbastanza folle perché ce n’erano davvero tante, sia sulla Scuderia che su Lewis, il che è normale. Ora le cose sono diventate un po’ più normali, più calme”.

Qualche lotta in pista finora tra Leclerc e Hamilton, sempre rimanendo nella lealtà sportiva: “Con Lewis le cose vanno davvero bene, andiamo molto d’accordo, lavoriamo molto bene insieme. È un pilota estremamente talentuoso, che ha ottenuto molto in questo sport, che ha vinto di più, è sicuramente il miglior pilota che la Formula 1 abbia mai visto. Con una frase ha messo fine, almeno a livello personale, al dibattito con Schumacher: decisione non da poco per chi ha dimostrato di essere così attaccato alla Ferrari. “Per me è una grande motivazione poter dimostrare di cosa sono capace nella stessa macchina in cui si trova lui”.

Leclerc sul rapporto con Hamilton

Finora Leclerc in gara è arrivato davanti all’inglese sei volte su sette gran premi (contando anche la gara in cui entrambi sono stati squalificati in Cina). La prima volta in cui Hamilton ha dimostrato più velocità del compagno di scuderia è stata nella scorsa gara a Imola. “L’aspetto organizzativo di Lewis è eccezionale, sia per quanto riguarda i piloti che anche al di fuori della Formula 1. Quando si osservano i piloti dall’esterno, spesso ci si concentra su come lavorano in pista, ma c’è molto altro da fare nella gestione di quella vita frenetica. E ancor di più quello di Lewis”.

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