F1 pagelle Gp Baku: Verstappen stellare, Hamilton e Leclerc svuotati. Antonelli risorge, Piastri crolla, Norris spreca
- Postato il 21 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Dalle sei bandiere rosse alla sola e unica Safety Car. Baku sorprende in un modo o nell’altro. Con un ordine di partenza e d’arrivo che pare scritto estraendo i nomi dall’urna come una grande riffa. Che ha premiato però Max Verstappen, primo ieri, primo oggi alla faccia delle sorprese. Quelle di vedere una McLaren picchiare nel muro al giro uno, Piastri, e l’altra, Norris, perdersi tra le stradine azere in mezzo al resto del mondo che lotta per le posizioni di rincalzo. Come la Ferrari, anonima, in preda a un continuo rigetto dove Hamilton e Leclerc litigano via radio per un insignificante 8° posto. Assurdo. La buona notizia? Antonelli!
E allora sorbiamoci i nostri personalissimi “top e flop”, le nostre pagelle rigorosamente made in Azerbaijan e che anche quest’anno vi beccate per tutta la stagione, tra uno muretto e l’altro viaggiando tra i castelli di Baku. C’è di peggio è vero ma anche di molto meglio.
- GP Baku pagelle top, Sainz 10: a podio prima di Hamilton
- GP Azerbaijan pagelle flop, Ferrari 0: sprofondo rosso
- F1, pagelle del Gp di Baku
- Calendario: addio Europa, la F1 va a Singapore
GP Baku pagelle top, Sainz 10: a podio prima di Hamilton
Incredibile ma vero. Alzi la mano chi prima di inizio stagione poteva anche solo pensare, non solo credere, che Carlitos sulla bistrattato e 34sima scelta Williams avrebbe centrato il suo primo podio prima del decantato e pluripremiato e pluripagato Hamilton con la Ferrari. E’ successo a Baku. Una piccola rivincita per l’ottimo Smouth Operator che a Baku è tornato a respirare aria di vertice.
La cronaca e il report del Gp di Azerbaijan
GP Azerbaijan pagelle flop, Ferrari 0: sprofondo rosso
Ennesima barzelletta da raccontare, di quelle che però non fanno ridere. Specie se raccontate in continuazione, domenica dopo domenica. Un po’ come andare ai microfoni e dire che questa è la pista buona, che la macchina va bene, che le fp2 davanti sono un ottimo segnale. E poi risvegliarsi dal sogno che diventa un incubo. Beh, a Baku è successo tutto questo, come a Monza, peggio di Monza. Hamilton e Leclerc sono sprofondati in un anonimato incredibile per il loro palmares incagliati dietro le Racing Bulls e le Williams. Un calvario lungo 51 giri.
F1, pagelle del Gp di Baku
- Charles Leclerc (Ferrari) 6: dopo l’erroraccio di sabato strappa la sufficienza per la partenza e i primi giri col sorpasso a Norris ma poi scompare con la mediocrità della sua Ferrari.
- Lewis Hamilton (Ferrari) 5,5: un po’ lo specchio della sua Ferrari. Aveva detto di sentirsi bene, a suo agio con la macchina e con la pista. Scomparso pure lui tra il sabato e la domenica. Un film già visto che oramai è venuto a noia.
- Oscar Piastri (McLaren) 3: in barba a qualunque regola papaya decide di riaprire il mondiale, lui ritenuto da tutto infallibile, andando a spanteganarsi per ben due volte in due giorni nel muro. Così, de botto. Generoso.
- Lando Norris (McLaren) 5: risponde alla generosità del compagno con altrettanto cuore non approfittando più di tanto del regalo. Del resto non siamo a Natale. E il buon Lando si è ritratto nelle sue stanze con circospezione, la stessa messa in pista per evitare uno zero pericoloso. Cuor di leone.
- George Russell (Mercedes) 9: i maghi delle gomme sono lui e Albon. Oggi toccava a Giorgione fare un altro garone in stile Canada. E dire che non stava manco benissimo, allontanato da tutti manco fosse un appestato ha corso a fari spenti per tutta la gara e tac si è preso il secondo posto. Mitico.
- Max Verstappen (Red Bull) 10: che dire che non sia stato già detto. Il suo talento, la sua forza si apprezza più quest’anno che in quelli del dominio Red Bull. Peraltro vince la seconda gara in F1 nel mezzo del suo vero obiettivo primario che sappiamo tutti essere il NLS al Nurburgring. Insomma si è allenato in questo fine settimana.
- Kimi Antonelli (Mercedes) 8: bentornato! Finalmente! E potremo andare avanti in eterno. Sto ragazzo dopo parecchio, troppo tempo, azzecca la prima gara europea dell’anno e si riscatta. La tirata d’orecchio di Toto Wolff è servita a risvegliarlo. Ci voleva proprio.
- Liam Lawson (Racing Bulls) 8,5: praticamente una vittoria per chi a inizio stagione piangeva dentro per essere stato messo su una Red Bull che sembrava un paracarro che solo Max sapeva guidare. Si è rialzato Liam e si sta prendendo le sue soddisfazioni. Ieri Hadjar, oggi Lawson.
- Yuki Tsunoda (Red Bull) 7: è bastato sentire la coperta Honda venire meno in vista del prossimo anno per avere finalmente un sussulto d’orgoglio. Segno anche della bontà del pacchetto Red Bull sotto Mekies.
- Alonso (Aston Martin) 5: invece di guardare il semaforo si fa ingolosire dal “colpo di reni” anticipato di Piastri davanti a lui e rovina la sua gara che poteva portarlo a punti. Errore di gioventù.
- Alpine 2: crisi conclamata, della serie “lo stiamo perdendo”. Prognosi riservatissima e anche Flavione Briatore non ci sta capendo più niente. Probabile che stiano già pensando al prossimo anno.
Calendario: addio Europa, la F1 va a Singapore
Con la fine dell’estate si chiude la lunga parentesi europea della F1. Che lascia il Vecchio Continente per non tornarci almeno per quest’anno e per questo Mondiale. Ora all’orizzonte c’è una domenica di sosta e poi il calendario 2025 prevede il Gran Premio di Singapore che si correrò sul circuito di Marina Bay dal 3 al 5 ottobre.