F1 pagelle Gp Messico: Leclerc sontuoso, Hamilton calimero, Bearman e Antonelli la meglio gioventù
- Postato il 26 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Da una a due soste, da un leader all’altro, da un colpo di scena all’altro, da una sportellata all’altra. Il Gran Premio del Messico non ci ha annoiato affatto. Forse si sarà annoiato, almeno un po’, Lando Norris che ha fatto armi e bagagli ed è andato via in fuga verso la vittoria e verso il nuovo primato in classifica piloti. Tutto perfetto per lui così come per Leclerc che porta un altro sorriso in casa Ferrari. E poi Verstappen che non molla, la sorpresa Bearman, la costanza di Antonelli, uniche note dolenti Piastri ed Hamilton specie dopo la penalità.
E allora godiamoci questa rinnovata leadership del mondiale scandita dai nostri personalissimi “top e flop”, le nostre pagelle rigorosamente in modalità lucha libre messicana e che anche quest’anno vi beccate per tutta la stagione, tra un hot dog e l’altro viaggiando tra i sombreri di Mexico City. C’è di peggio è vero ma anche di molto meglio.
- GP Messico pagelle top, Bearman 10: capolavoro!
- GP Messico pagelle flop, Piastri 5: che fatica Oscar!
- F1, pagelle Mexico City
- F1, calendario: breve sosta poi si va in Brasile
GP Messico pagelle top, Bearman 10: capolavoro!
Ha fatto un garone e con la Haas, il che vale doppio. Ha sognato a lungo il podio, almeno prima del secondo pit stop ma ha tenuto botta dapprima a Verstappen, poi ad Antonelli, Russell e nel finale a Piastri. Insomma una corsa capolavoro da parte di un rookie made in Maranello che tra un anno o due sarà pronto per sedersi nella rossa.
La cronaca e il report della gara di Mexico City
GP Messico pagelle flop, Piastri 5: che fatica Oscar!
L’ha combinata grossa nella Sprint di Austin, ha fatto anche di peggio in qualifica e in gara. Era un campanello d’allarme che ha risuonato in Messico dove Oscar si è ripetuto tra qualifica e gara. Appare spento, altro che Iceman. Forse sta crollando sotto il peso di una grande e pesante responsabilità. Almeno in gara è riuscito a risollevarsi dal 7° posto finendo 5° con un gran bel sorpasso su Russell nel finale. Ma non basta, gli altri, quei due lì, Lando e Max vanno come un treno. Serve darsi una svegliata.
F1, pagelle Mexico City
- Charles Leclerc (Ferrari) 9: ha fatto un po’ di casino in partenza, inguaiando Hamilton che gli stava al fianco ma per il resto è stato impeccabile. Terzo ad Austin, secondo in Messico. Un colpo di coda suo e della Ferrari che fa bene al morale in vista del prossimo anno.
- Lewis Hamilton (Ferrari) 6: manca sempre qualcosa, per un motivo o per un altro. Anche sfortunato visto che dopo il casotto in partenza e le sportellate con Max è l’unico che paga per tutti beccandosi 10″ che gli compromettono la corsa. Ma resta l’Hamilton un po’ spento di sempre che quando è dietro fatica a tornare sotto, a tenere il passo, a cambiare ritmo, che patisce la macchina. Non riesce mai a tornare sotto il trenino davanti a lui.
- Max Verstappen (Red Bull) 7,5: come a Singapore riesce a massimizzare il risultato anche quando non vince o quando non è il più forte. Ancora una volta fa una scelta di gomme che spariglia, sconquassa l’armonia Ferrari allo start, costringe alla penalità Hamilton e poi di pura strategia si ritrova terzo con ambizioni da secondo. Max è un fenomeno mica a caso.
- Kimi Antonelli (Mercedes) 8: ci ha messo un po’ ma sta arrivando Andrea, in Messico il miglior week end della sua stagione, meglio anche del Canada. Riesce a tenere anche testa al suo compagno e gli finisce giustamente davanti. Peccato per non essere riuscito a cogliere l’occasione di passare Bearman nel caos di inizio gara, ai piedi del podio poteva esserci lui.
- George Russell (Mercedes) 5,5: sbraita tanto alle spalle di Antonelli, poi quando lo fanno passare davanti non ne ha e nel finale viene sverniciato da Piastri, costretto a restituire la posizione a Kimi. Almeno il fair play.
- Carlos Sainz (Williams) 4: a differenza dello scorso anno con la tuta rossa, l’aria americana non fa bene a Carlitos che incappa nel secondo week end storto di fila e dire che ci arrivava sulle ali dell’entusiasmo per il podio di Baku e i sorpassi nel finale di Singapore. L’unica cosa per cui si fa notare sono le continue penalità per il limite di velocità infranto ai box e l’aver parcheggiato quasi sul traguardo che ha anestetizzato la corsa negli ultimi due giri. Leclerc ringrazia.
- Voto 2 a quei due pazzi steward che hanno pensato bene di attraversare la pista con le monoposto in gara, quasi investiti da Lawson. E poi si parla di sicurezza!
F1, calendario: breve sosta poi si va in Brasile
La F1 non si ferma mai ma in America si ferma per una settimana. Il circus si prende una piccola sosta dopo il Texas negli States e il Messico, il calendario del Mondiale 2025 offre una settimana di stop ma si resta in terra americana, infatti il 7-9 novembre si va Interlagos per il Gran Premio del Basile, quart’ultima prova del campionato, penultima oltreoceano.