F1 | “Piangevo, ho usato i tappi per le orecchie” Leclerc e il primo ricordo di Monaco
- Postato il 21 maggio 2025
- Formula 1
- Di F1ingenerale
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Arthur Leclerc si prepara ad assistere alla gara di casa di suo fratello maggiore: “Il GP di Monaco è una magia per ogni monegasco, vedere Charles vincere è stato un sogno”
Nel weekend più atteso dell’anno per il Principato, la Ferrari ha pubblicato una speciale intervista ad Arthur Leclerc, fratello di Charles e pilota della Ferrari Driver Academy, per raccontare il valore e le emozioni che il Gran Premio di Monaco suscita nei monegaschi. Un appuntamento che va oltre la Formula 1, diventando una festa nazionale e familiare, soprattutto per chi – come Arthur – è cresciuto tra le curve del circuito cittadino più iconico del mondo.
Per Arthur, il Gran Premio rappresenta qualcosa di unico, sia come tifoso che come fratello. “Essere monegasco e guardare il Gran Premio di Monaco è qualcosa di incredibile. Seguo questa gara da tantissimi anni, praticamente da quando sono nato, ed è davvero qualcosa di speciale per tutti i nostri amici e la nostra famiglia.

Il primo ricordo di Arthur Leclerc: lacrime e tappi per le orecchie alle Piscine
Poi prosegue: “Ovviamente, vedere Charles guidare aggiunge sempre qualcosa in più. L’anno scorso è riuscito a realizzare il sogno di vincere la gara, quindi in un certo senso sembra aver chiuso il cerchio. Di sicuro per tutti i monegaschi è sempre una giornata magica quella del Gran Premio.”
Arthur ha poi condiviso un ricordo tenero e personale legato alla sua infanzia vissuta a bordo pista. “Il primo ricordo del Gran Premio di Monaco sono io bambino che guardo la gara insieme ai miei genitori e ai miei fratelli. È passato davvero tanto tempo! Eravamo alla chicane della Piscina e ricordo che i motori di Formula 1 all’epoca erano così rumorosi che mi misi a piangere! I miei genitori dovettero comprarmi dei tappi per le orecchie perché mi facevano male…”
Commentando l’introduzione della nuova regola dei due pit stop obbligatori a Monaco, Arthur si è mostrato favorevole, sottolineando il potenziale impatto strategico e spettacolare della novità.
“Penso che sia positivo avere due soste obbligatorie, perché porterà un po’ più di azione e imprevedibilità alla gara, e permetterà anche ai piloti di spingere di più con le gomme. Negli ultimi anni tutto ruotava troppo intorno alla gestione degli pneumatici. Quest’anno credo che questa regola aggiungerà un po’ di strategia al quadro generale. Detto ciò, Monaco è sempre Monaco, quindi penso che sarà comunque fondamentale fare bene in qualifica per poter avere una buona gara. Sono davvero curioso di vedere cosa succederà.”
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