F1 | Qualifiche Sprint Miami – Magia Antonelli, l’analisi delle telemetrie mostra come ha fatto, Ferrari sempre più lontana

L’analisi delle telemetrie mostra il super giro completato da Antonelli nelle Qualifiche Sprint del GP di Miami, dove ha conquistato la sua prima pole.

Con poco meno di 19 anni, Andrea Kimi Antonelli conquista la sua prima pole position in carriera, stabilendo un nuovo record nella serie diventando il più giovane di sempre. Una pole position ottenuta dopo alcuni GP di “sofferenza” legati ad un’esperienza vissuta lo scorso anno sempre in F1. Dopo una qualifica Sprint che ha visto ancora una volta una Ferrari molto opaca, Antonelli splende nelle telemetrie delle qualifiche Sprint e accende il pomeriggio di Miami.

F1 | LIVE: Sprint Race del GP di Miami, Antonelli può fare la storia - Cronaca in Diretta
Andrea Kimi Antonelli, autore della pole position nelle Qualifiche Sprint di Miami – PH: Mercedes AMG F1

Nei primi appuntamenti del mondiale 2025, Antonelli non ha brillato sul giro secco, nonostante un potenziale acclamato dai tanti del paddock. Dopo l’incidente nelle FP1 del GP di Monza 2024, il 18enne bolognese ha tenuto a bada l’acceleratore, non conoscendo a pieno la finestra di utilizzo delle Pirelli F1. Un weekend, quello di Miami, che mostra una grande crescita della monoposto e del talento italiano, specialmente in una pista che non ha mai affrontato in precedenza.

Telemetrie, il dettaglio con cui Antonelli ha conquistato la pole della Sprint a Miami

Il distacco tra Antonelli e Piastri è ridotto al minimo, dove soli 50 millesimi separano gli alfieri di Mercedes e McLaren. Un risultato che fino alla 17 rispettava il copione della McLaren davanti a tutti, seguite da Red Bull (Verstappen), Mercedes e Ferrari. Tuttavia, il copione ha visto uno stravolgimento proprio nei metri finali del giro, con un giovane italiano, rookie, che mette dietro tutti.

L’evoluzione del giro vede un buon equilibrio tra Antonelli e Piastri, mentre il giro di Leclerc è frutto dei numerosi problemi di cui soffre la SF-25. Nel confronto telemetrico, W16 e MCL39 sono appaiate a metà giro, con Antonelli che inizia il tratto lento più aggressivo e guadagna quasi un decimo su Piastri.

Nonostante questo, la lunga coperta di cui dispone la MCL39 permette a Piastri di guadagnare un complessivo di circa 3 decimi, andando in vantaggio cronometrico. Tuttavia, l’uscita dalla 16 non è ottimale e perde poco meno di un decimo, con Antonelli che si riavvicina. Il distacco però aumenta quando i tre approcciano alla frenata di curva 17, dove Piastri arriva fino a 320 millesimi di vantaggio. Qui si evidenzia la differenza di approccio alla frenata di curva 17 tra Piastri e Antonelli, con l’italiano che ha preferito anticipare di qualche metro la staccata, una mossa che gli ha permesso di preparare alla perfezione l’uscita.

Ferrari, il problema strutturale quasi impossibile da risolvere

La SF-25 ha mostrato ancora una volta i grandi limiti della coperta corta di cui dispone, o è efficace nei curvoni e soffre nel lento, o il contrario. Una vettura che, oltrepassata la notte australiana si è trasformata in una copia peggiore della SF-23. 

La monoposto di Leclerc e Hamilton attualmente è alle prese con un posteriore troppo leggero, debole, che limita notevolmente l’avantreno. Una criticità che prima di tutti avevamo esposto e che piano piano tutti stanno riportando. Un posteriore che, se sfruttato a pieno, dovrebbe consentire alla SF-25 di essere lì, a giocarsela con la MCL39.

Tuttavia, vedendo quanto accaduto nelle qualifiche Sprint di Miami, Ferrari è andata bene, almeno con Leclerc, nel tratto veloce e nelle frenate più impegnative. Ma è proprio dalle frenate più impegnative che emerge il limite “imposto” dalla problematica sospensione posteriore. La trazione, che fino allo scorso anno era uno dei punti di forza della Ferrari, con la SF-25 è come sparito.

Lo squat minimo per una migliore trazione è assente e porta Leclerc ad un errore in accelerazione verso la curva 2, dove un piccolo snap incrementa il suo distacco.

Insomma, una sospensione posteriore che fa i capricci e così impostata in modalità “tavola di legno”, renderà imprevedibile e difficile da guidare la SF-25. L’arrivo dei correttivi urge più che mai, quantomeno per capire se disperare per un nuovo “vinciamo l’anno prossimo” o altro.


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