Faro di Punta Palascìa, il punto più a Oriente d’Italia

Isolato su una scogliera battuta dal vento e abbracciata dal mare, si trova un antico guardiano di pietra che scruta l’orizzonte da oltre un secolo, vegliando silenzioso sul punto più a Oriente d’Italia. È il Faro di Punta Palascìa, molto più che un semplice faro: negli anni, infatti, è diventato un vero e proprio simbolo della Puglia, incarnando il legame profondo tra la terra e il mare, tra l’uomo e la natura.

Da guida per i marinai, nel corso dei suoi 150 anni di storia è diventato una destinazione per viaggiatori in cerca di emozioni e di albe indimenticabili, tra le prime a dare il buongiorno all’Italia. Inoltre, il Faro di Punta Palascìa è celebrato per il suo straordinario valore storico e culturale: è infatti uno dei cinque fari del Mar Mediterraneo tutelati dall’Unione Europea e ha il primato di essere stato il primo faro italiano trasformato in museo.

Dove si trova il Faro di Punta Palascìa

Nelle giornate terse, dal Faro di Punta Palascìa si può vedere anche l’Albania. Questo perché è situato a Capo d’Otranto, nel punto più a Oriente d’Italia, in Puglia, dove l’Adriatico incontra lo Ionio. L’ideale è arrivarci con la propria auto, parcheggiarla negli spazi appositi e proseguire a piedi lungo il sentiero tra uliveti e il profumo di salsedine.

La storia del Faro di Punta Palascìa

Per scoprire la storia del Faro di Punta Palascìa bisogna tornare indietro alla seconda metà dell’Ottocento: venne infatti costruito nel 1867 per volontà del Regno d’Italia. L’obiettivo? Migliorare la sicurezza della navigazione nel Canale d’Otranto, uno dei tratti di mare più delicati del Mediterraneo. Ed è proprio quello che fece, la sua luce guidò per anni marinai, mercanti e pescatori, mostrandogli la via attraverso nebbie, tempeste e notti senza luna.

Il faro conquista con la sua architettura, composta da una torre elegante e solida che si slancia verso il cielo con i suoi 32 metri di altezza, sopra un edificio a due piani. Un balcone circolare avvolge la sommità della torre, regalando a chi vi si affaccia una vista spettacolare sul mare e sulla costa frastagliata del Salento.

Nel corso del tempo, però, venne abbandonato fino agli anni Duemila, quando diversi lavori di restauro permisero la sua riapertura al pubblico. Oggi, continua a vegliare silenzioso sul mare, offrendo ai viaggiatori un belvedere privilegiato, soprattutto per chi viene a godersi il panorama all’alba.

Come visitare il Faro di Punta Palascìa

Attualmente, il faro è chiuso al pubblico per motivi di manutenzione. Quando aperto, al suo interno è possibile salire fino in cima tramite una scala a chiocciola composta da circa 150 scalini per raggiungere la lanterna, realizzata a Parigi nel 1884 dall’orologiaio Augustine-Henry Lepaute. La stessa che, per anni, ha indicato la rotta ai naviganti ricordando che, anche nei tratti di mare più solitari, esiste sempre un punto di riferimento da seguire.

È comunque possibile ammirarlo dall’esterno, tutti i giorni e a qualsiasi ora, gratuitamente.

Autore
SiViaggia.it

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