Fedez: nel libro la verità su Chiara Ferragni, la depressione e la malattia
- Postato il 22 ottobre 2025
- Di Panorama
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«Galleggiare per anni sulla superficie delle cose. Correre, evitare, sorridere. Fuori va tutto bene. Dentro non lo sai.» Con L’acqua è più profonda di come sembra da sopra, Fedez sceglie di raccontare la parte sommersa della propria vita: quella che per anni ha nascosto dietro l’ironia, la musica, l’esposizione pubblica. Il titolo del suo terzo libro si trasforma così in una dichiarazione d’intenti; ciò che si vede dall’esterno non basta a comprendere la profondità di ciò che accade dentro.
Il rapporto con Chiara Ferragni
Nel libro emerge la complessità del legame con Chiara Ferragni. Il matrimonio, l’esposizione mediatica, il divorzio diventano metafore di una vita vissuta tra verità e rappresentazione. «Con lei ho parlato delle mie paure più grandi. Con lei mi sono spogliato davvero. È stata la mia confidente. La mia spalla» confida il rapper. «Quella che non ti fa sentire solo quando tutto fa schifo e non sai più dove sbattere la testa».
«Eravamo mondi diversi destinati a tornare lontani» prosegue Fedez nel suo libro. «Le nostre differenze emergevano come iceberg pronti a far affondare la nave. Faccio un esempio: durante il matrimonio ho subito, per osmosi, le frequentazioni di mia moglie. Avevo accettato passivamente di stare a quel tipo di pensiero lì, di accettare l’architetto superfancy di Milano, quello della moda iperinserito e un’altra serie di figure insopportabili. Una confezione bellissima. Ma dentro, per me, puzzavano tutti di marcio».
Sul divorzio dichiara: «Non ho mai veramente discusso con Chiara del perché è finita. Dal suo punto di vista, sono io il cattivo e, per un verso, non posso non essere d’accordo».
Il tradimento con Angelica Montini
L’acqua è più profonda di come sembra da sopra offre l’occasione per chiarire i rumors sul presunto tradimento di Fedez, svelato da Fabrizio Corona. «Ho incontrato Angelica poco prima di sposarmi con Chiara. Era un sentimento forte, sì, qualcosa che ti prende il petto e ti fa sanguinare. Ma non è vero che l’ho chiamata cinque minuti prima di mettere l’anello».
«Da una parte», continua il rapper, «c’era la vita come la casa del Mulino Bianco. La perfezione impacchettata. C’era Chiara. Ma dall’altra parte c’era un’altra storia. C’era Angelica. Una storia senza luci puntate, senza palchi, senza il circo intorno (…) Il sentimento per Chiara era reale. Quello per Angelica era diverso. Con Chiara volevo costruire. Con lei volevo sognare».

Il Pandoro Gate
«Non sapevo niente fino a quando a Chiara non hanno rifilato quella multa da un milione. Non mi immaginavo ci fosse un casino di quelle proporzioni. La mattina dopo, sveglia con Chiara in lacrime accanto a me. Mi sono messo a leggere le carte, ho scoperto insieme al mondo esterno quello che è successo veramente. E mi sono incazzato». Così Fedez racconta il Pandoro Gate, aggiungendo che l’idea di donare un milione di euro sia stata la sua. «A non volere in casa quel milione di euro sono stato io. Le ho detto: trova il modo, ma questi soldi qui non li voglio».
Dopo aver ribadito la sua estraneità ai fatti, non si esime da un commento al veleno. Riguardo al lavoro della ex moglie dice di avere «qualche dubbio, perché di business in realtà non ne capisce un granché».
Depressione e fragilità
«La lotta più temuta è quella contro noi stessi, in cui viviamo accompagnati dai nostri fantasmi, danziamo con le nostre debolezze che fingiamo di non vedere.» Fedez parla di depressione, ansia, instabilità. Non cerca indulgenza, ma riconoscimento. «Attraverso la scrittura ho capito che gli errori che non affronti tornano sempre, finché non li cogli davvero. Analizzare e rimettere in ordine quello che sembrava caotico è stato come iniziare a respirare per la prima volta sott’acqua».
Nel libro, Fedez racconta anche di aver tentato il suicidio nel 2022, a seguito del caso Balocco e delle numerose polemiche da cui era stato travolto. «Passavo le giornate sul divano. Mi sono ritrovato in ospedale: sai, quando tenti di suicidarti scattano tutti quei protocolli. I carabinieri ti piombano in casa. Grazie a un dottore amico, ho evitato che venisse fuori il vero motivo del mio ricovero».
La lotta contro il tumore
La malattia segna un punto di rottura. «Tumore. Tre sillabe del cazzo. Vengono pronunciate in un secondo, ma è un secondo che rischia di cambiare totalmente il tuo mondo». Nel capitolo dedicato alla malattia, Fedez ci tiene a specificare che essere sopravvissuto non lo ha trasformato in una persona migliore. «Essere un condannato a morte, anche se risparmiato dagli eventi, non mi ha reso una persona migliore, anzi, forse ne sono uscito più incazzato con la vita, più paranoico, più chiuso in me stesso di quanto lo fossi mai stato prima».