Fenerbahce-Benfica, moviola: a Mourinho non basta regalo dell’arbitro, lo sfogo dello Special One

  • Postato il 21 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Nato a Berlino il 4 maggio 1984 Daniel Siebert è stata la scelta per Fenerbahce-Benfica. Il fischietto tedesco – che svolge la professione di insegnante di geografia in una scuola, dopo aver studiato scienze dello sport da ragazzo – comincia ad arbitrare molto giovane, nel 1998, ma riesce a raggiungere la massima lega nel 2012. Solo tre anni più tardi, nel 2015, diventa un arbitro Fifa. Lo si ricorda anche per una frase di fine 2014, quando la federazione tedesca ne aveva ufficializzato la nomina di internazionale per l’anno successivo. “Non ho mai diretto la partita perfetta”. Da allora, la sua crescita è stata inarrestabile: le tre direzioni agli Europei 2021, la promozione nel gruppo élite degli arbitri Uefa, la chiamata per i Mondiali in Qatar e tante gare internazionali di prestigio (anche gestite malissimo, come Milan-Chelsea). Vediamo come se l’è cavata ieri.

I precedenti tra le due squadre

Nei quattro precedenti si contavano due successi del club portoghese, un pari e una vittoria dei turchi.

L’arbitro ha ammonito sei giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Seidel e Schaal con Schlager IV uomo, Dingert al Var e Pfeifer all’Avar, l’arbitro ha ammonito Barrenechea, Duran, Rios, Oosterwolde, A.Silva, Kahveci. Espulso per doppia ammonizione Florentino.

Fenerbahce-Benfica, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Primo giallo al 22′, è per Barrenechea. Al 27′ ammonito anche Duran. Al 61′ gilalo per Rios. Al 69′ per un intervento falloso viene ammonito Florentino che due minuti dopo per un fallo su Talisca si becca il secondo giallo e l’espulsione, lasciando i portoghesi in 10. Finale nervoso e nel recupero arrivano altri tre gialli, per Oosterwolde, Antonio Silva e Kahveci ma il risultato non si sblocca e la gara finisce 0-0.

Lo sfogo di Mourinho

A fine gara Mourinho ha commentato così la gara: “Hanno usato falli piccoli e falli invisibili, hanno saputo sfruttare la volontà dell’arbitro di chiudere la situazione il più velocemente possibile e si sono sempre difesi. Voglio chiarire che questa non è una critica. Ma il Benfica intendeva fermare una squadra che rispettava. Sono contento che abbiano rispettato le nostre capacità. Quando giochi con Florentino, Barrenechea, Ríos e Aursnes come quinto difensore, con Dedic che difende all’interno, è strategicamente corretto, in base agli obiettivi. Hanno fatto bene, hanno ottenuto un risultato che ritengono positivo per loro. Chi sono io per criticare qualcosa? Ho giocato a Barcellona con dieci difensori.

Noi abbiamo difeso bene come squadra, ma c’era poco da difendere. Quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto bene: abbiamo fermato i contropiede, bloccato le occasioni, e loro hanno avuto il possesso palla in alcuni momenti perché avevano molti giocatori dietro, e non potevamo mettere così tanti uomini in pressing. A Lisbona, il Benfica avrà un atteggiamento e un’ambizione diversi. È fondamentale: se vincono, passano il turno, ma per noi è fondamentale anche: se vinciamo noi, passiamo il turno. Non abbiamo bisogno di vincere 4-0 o 5-0 come è servito al Nizza per vincere a Luz. Siamo vivi”.

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