Ferrari, Hamilton: nessuna differenza con la nuova sospensione posteriore

  • Postato il 24 luglio 2025
  • Formula 1
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Durante le riprese al Mugello della scorsa settimana, la Ferrari ha girato in pista con la nuova sospensione posteriore, dove Hamilton e Leclerc si sono divisi i 200 chilometri a disposizione. Il britannico, oggi in conferenza stampa, ha chiarito che non si è trattato di un vero e proprio test. Dieci giri esclusivamente per esigenze di ripresa, senza sfruttare appieno la macchina per valutazioni tecniche.

Ferrari, Mugello: non era un test competitivo, semplicemente una raccolta dati

Nel giovedì piovoso di Spa-Francorchamps, Lewis ha chiarito la situazione attorno all’aggiornamento allo schema pull-rod posteriore della SF-25. Quando gli è stato chiesto che tipo di feeling avesse notato sulla monoposto, lui, senza battere ciglio, ha fatto sapere che rispetto alla settimana precedente, nel fine settimana dell’Inghilterra, non ha percepito alcuna differenza significativa. Nessun passo sostanziale in avanti, in pratica.

Questo dato riflette la situazione attuale della Rossa, impegnata a rincorrere prestazioni più competitive in un campionato in cui la McLaren resta nettamente dominante. Chiaramente va detto che nessun pilota può sbilanciarsi dopo un contesto del genere. E senza dubbio, gli alfieri di Maranello sono stati istruiti a non rilasciare alcun commento alla stampa in merito alla sospensione. Non sarebbe affatto prudente.

Come abbiamo spiegato sulle nostre pagine nei giorni scorsi, il filming day è servito per la raccolta dati. Informazioni successivamente elaborate in fabbrica per studiare una messa a punto di base con cui presentarsi al Gran Premi del Belgio. Era questo l’obiettivo, sul quale comunque esiste una certa fiducia fornita dai protagonisti. Per l’efficacia dell’aggiornamento, tuttavia, si dovrà attendere la pista.

Ferrari non molla il mondiale 2025

Hamilton ha poi analizzato gli aggiornamenti tecnici finora implementati nel corso della stagione 2025. Dopo il nuovo fondo introdotto in Bahrein, la Ferrari ha portato un ulteriore pacchetto in Austria, dove questa volta il pavimento pare proprio abbia fatto centro. Oggi, tra i boschi delle Ardenne, sarà utilizzata una sospensione aggiornata. Una componente che sarà oggetto di test più approfonditi nelle prossime sessioni ufficiali.

Lewis si è detto consapevole che al simulatore non si percepiscono differenze immediate, ma ha sottolineato come la varietà dei tracciati nel calendario possa far emergere benefici concreti da queste modifiche. Un elemento importante della sua analisi riguarda la strategia di sviluppo adottata da Maranello. Il team italiano ha scelto di adottare, rispetto ai top competitor, un approccio con novità meno frequenti.

Una politica che ha preferito concentrarsi su pacchetti più consistenti, ma diluiti nel tempo. Questo può avere pro e contro: se da un lato si ottimizzano le risorse e si punta a step prestazionali più evidenti, dall’altro si rischia di rimanere indietro nel breve termine rispetto a chi porta migliorie costanti ogni weekend. Un’impostazione che richiede grande pazienza e costanza per non commettere errori.

Solo in Ungheria si capirà l’efficacia della nuova sospensione posteriore

Hamilton ha poi fatto presente che in fabbrica si respira una forte spinta e volontà di recupero. Le novità in arrivo sono il frutto di un lavoro intenso e strutturato, che però deve ancora tradursi in risultati tangibili in pista. Il team sta cercando di rilanciare la SF-25 per il prosieguo del mondiale, anche se è chiaro che il campionato sia ormai compromesso. Le prossime gare, e soprattutto i test dedicati alla nuova sospensione, saranno cruciali.

Il Belgio non è l’appuntamento definitivo per capire se davvero la SF-25 potrà mostrare un potenziale superiore, sebbene il primo feedback sarà comunque decisivo. Il ferrarista ha dichiarato che probabilmente solo in Ungheria arriveranno risposte più precise sull’efficacia delle novità meccaniche. Spa-Francorchamps, con il suo format sprint e il maltempo, sarà invece il primo passo per iniziare a comprendere gli effetti delle modifiche introdotte.

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