Ferrari riconquista il marchio Testarossa, vittoria Ue dopo quasi 10 anni di battaglie
- Postato il 7 luglio 2025
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- Di Virgilio.it
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Ferrari può finalmente tirare un sospiro di sollievo grazie alla vittoria ottenuta in sede legale per la riconquista di uno dei suoi marchi più famosi in assoluto: Testarossa. La Corte Generale dell’Unione Europea (EUGC) a Lussemburgo ha, infatti, emesso una sentenza che restituisce di fatto il noto brand nelle mani del Cavallino rampante. Questa storia però ha radici profonde, che risalgono addirittura al 2017, quando di fatto la Casa di Maranello aveva perso la proprietà intellettuale del nome Testarossa.
In quel frangente a scatenare la diatriba fu un marchio tedesco di giocattoli, che contestò con successo la validità del marchio. Nello specifico, l’azienda teutonica argomentò la propria richiesta con il fatto che Ferrari non aveva più usato il nome Testarossa dal 2010 al 2015, come invece prescritto dalla legge europea sui marchi.
Cosa è successo
Ora però le cose sono cambiate grazie all’intervento della Corte Generale dell’Unione Europea, che ha ribaltato la precedente decisione, ribadendo che in realtà la Ferrari non ha mai “mollato” il nome Testarossa. In questi anni, infatti, attraverso altre metodologie come l’offerta di certificati di autenticità, la vendita di parti di ricambio, le varie repliche, il merchandising e la rivendita delle stesse auto attraverso i concessionari autorizzati, la Casa di Maranello ha tenuto viva la proprietà intellettuale sul marchio.
I giudici hanno quindi confermato che attraverso queste pratiche la Ferrari non aveva lasciato andare il famoso marchio, che restava di fatto di sua esclusiva proprietà. Questa decisione crea un precedente importante che potrebbe rivoluzionare la questione sotto diversi punti di vista. Le aziende potranno quindi continuare a conservare la proprietà intellettuale su un determinato brand anche in seguito alla cessazione della produzione di quel determinato prodotto. Basterà, infatti, valorizzarlo in altro modo.
Il mito della Testarossa
Naturalmente il nome Ferrari Testarossa è legato al mitico modello nato nel 1984 e poi rimasto in produzione sino al 1996 grazie anche alle sue evoluzioni: 512 TR e F512 M. Nata per sostituire la 512 BBi, la Testarossa fu opera di Pininfarina e venne presentata al mondo durante il Salone di Parigi del 1984. Questa supercar riscontrò subito un notevole successo, ma allo stesso tempo attirò su di sé anche alcune critiche. La meccanica era presa in prestito dal modello precedente e si configurava con un 12 cilindri a piatti di 4.942 cm³, con una testata a 4 valvole per cilindro e riusciva a erogare 390 CV.
Quest’auto ebbe un tale successo da spingere ad esempio Gianni Agnelli a farsene fare una in versione spider. Stessa cosa avvenne anche con il sultano del Brunei. In tutto, di questo modello, furono prodotti 7.177 esemplari, 9.957 se si contano anche la 512 TR e la F512 M.
La Testarossa all’epoca ebbe un grande successo anche nei media. Fu, infatti, parecchio utilizzata al cinema e in TV. In particolare c’è un caso passato alla storia che è quello di Miami Vice. All’inizio nella fortunata serie veniva utilizzata una Ferrari 365 GTS/4 sulla base di una Corvette. A Maranello a quel punto decisero di donare alla produzione due esemplari di Testarossa per far cessare l’utilizzo di false vetture griffate dal Cavallino rampante. Le supercar in questione però erano di colore nero e il regista Michael Mann le fece ridipingere di bianco per creare maggiore contrasto nelle tante scende girate in notturna. Oggi il mito di questa splendida vettura permane, al punto che di recente, alcuni ragazzi, ne hanno realizzato un folle tuning che ha fatto il giro del mondo.