Ferrari sbaglia la track position con Leclerc: analisi qualifica sprint

  • Postato il 2 maggio 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Una prima e unica prova libera non facile per la Ferrari, che nell’ora a disposizione è intervenuta pesantemente sulla messa a punto della monoposto. Ha corretto il tiro , per avvicinarsi alla qualifica sprint nel migliore dei modi. Alla fine il risultato è abbastanza positivo. Leclerc si aggiudica la sesta posizione con una performance buona per il materiale a disposizione. Mentre Hamilton si accontenta della settima piazza. Super pole position per Kimi Antonelli che batte ambedue le McLaren.

GP Miami, Q1: Ferrari studia la SF-25

Ambedue le vetture italiane abbandonano la pit lane. Lo fanno calzando le mescole Medium per questo primo run. Sarà interessante capire la strategia di warm-up utilizzata, per ottimizzare al massimo l’aderenza disponibile degli pneumatici Pirelli. L’attesa in corsia box consuma le sue forze, il semaforo diventa verde e le rosse calcano l’asfalto statunitense. Tanti suggerimenti dagli ingegneri di pista nell’outlap.

Si usano parecchio i freni per scaldare l’asse posteriore, mentre per l’avantreno il solito andamento zigzagato aiuta. Sull’ultima curva si inserisce la modalità push e si parte. Hamilton patisce una chiara carenza di rotazione nel secondo settore, che lo porta a correggere la monoposto, perdendo il punto di corda in alcune curve. Peccato perché era un buon giro. Più nervosa la guida di Charles, meno efficace a livello cronometrico.

Leclerc deve migliorare alla 8, dove in uscita, immettendosi nel T2, non ha massimizzato l’acceleratore nel lungo tratto ad alta velocità percorrenza che porta all’ultimo settore. Mentre in curva 1 e 11, deve fare meglio in frenata. Anche per l’inglese arrivano dei consigli, nel suo caso specifici per gestire meglio la rotazione con diverse mappature relative al differenziale. Un giro di cool down e si riparte.

Nel secondo tentativo il monegasco alza il piede, in quanto alla 11 perde completamente il punto di corda. Ne discute in radio con Bozzi, che lo tranquillizza, in quanto c’è ancora tempo per un altro tentativo e il suo crono è comunque già sufficiente. A Lewis succede lo stesso nel giro successivo. Ferrari passa il taglio agilmente, sebbene i riscontri cronometrici non siano esaltanti in questa prima parte della qualifica.

GP Miami, Q2: emergono i soliti limiti della SF-25

Per la seconda sgambata si procede con le medesime mescole precedenti: ancora pneumatici Medium, ma un treno nuovo di pacca. Il traffico nella Q2 sarà minore, aspetto che ha dato un po’ fastidio in precedenza. Si cura particolarmente l’attivazione delle coperture, pare in maniera più spinta. Le rivoluzioni della power unit 066/15 si alzano, mode push e si parte.

Lewis parte per primo. Nello snake del T1 non è perfetto, ma cerca comunque di gestire le traiettorie. Anche in curva 2 e 3 deve migliorare, alla 11 e 17. Il suo crono non è un granché. Fa meglio il suo compagno di squadra che, malgrado abbia commesso diversi errori nell’arco della tornata, riesce comunque a ottenere un tempo migliore. Parliamo dell’eccesso di rotazione all’inizio del T1, che lo porta a una doppia correzione molto vistosa. Circa due decimi persi solo in questo punto della pista.

Poi, ancora alla 11, non è perfetto, dove manca il punto di corda, arriva largo e, anche qui, lascia per strada tempo prezioso. Errore che lo stesso ferrarista commenta in radio, staccando troppo tardi, portandosi lo svantaggio sino alla 12. Le gomme non erano attivate alla bene, se ne parla in radio. Nel passaggio seguente migliora in linea generale il giro, ma alla 17 soffre a centro curva di sottosterzo e arriva largo, perdendo efficacia in trazione.

GP Miami, Q3: servono aggiornamenti

Siamo arrivati al dunque. Ancora una volta sembra che per avvicinarsi alla vetta servano miracoli. Tra i due ferraristi, è Charles quello più accreditato, in quanto riesce a interpretare meglio i capricci della SF-25. Per lo meno, sembra che al momento il britannico sia più in palla, meno distante rispetto all’ultimo Gran Premio, dove aveva preso una paga molto importante dal compagno di squadra.

Dopo tre minuti di Q3 le due Ferrari scendono in pista. Questa volta lo fanno con un set di Pirelli a banda rossa. Parliamo delle Soft, per intenderci. L’attivazione di queste gomme è differente, più complicata per accedere al massimo grip, assolutamente necessario per sfoderare la massima prestazione. Tanti consigli sulla track position e su come portare le gomme in temperatura, questa volta in maniera più blanda.

I due giri degli alfieri della Rossa mostrano i soliti limiti di cui sopra: carenza di rotazione, bilanciamento non perfetto e difficile gestione delle gomme. Alla fine, per Leclerc il distacco non è enorme, poco più di tre decimi, che però valgono solo il sesto posto. Peggio per Hamilton, che si classifica settimo ma si becca cinque decimi abbondanti dalla vetta. Finisce così questa prima qualifica.

Va detto che la track position del monegasco non era buona. Aspetto che gli fa perdere molto tempo nel primo settore dove, solo in questo punto paga 2 decimi su Verstappen. Esce troppo tardi dai box. Per il resto qualche imprecisione. Peccato perché il suo tempo era in linea con quello di Max senza il problema nel T1.

 

Classifica qualifiche sprint GP Miami:

  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) 1:26.482s
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Lando Norris (McLaren) 
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • George Russell (Mercedes)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari)
  • Alexander Albon (Williams)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • Fernando Alonso (Aston Martin)
Autore
Virgilio.it

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