Ferrari, super strategia: Hamilton a podio nella gara sprint di Miami
- Postato il 3 maggio 2025
- Auto
- Di Virgilio.it
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Nella mini gara del sabato, Ferrari aveva come obiettivo quello di recuperare qualche posizione. Un lavoro arduo in linea generale, ma con la pioggia improvvisa che si è abbattuta in Florida tutto poteva cambiare. Charles Leclerc nemmeno parte, perché nei giri prima di comporre la griglia va a muro e danneggia irreparabilmente l’auto. Mentre Hamilton si aggiudica il podio.
Bandiera rossa per pista allagata
L’unica Rossa in gara parte con gli pneumatici Pirelli a banda blu. Parliamo delle gomme estreme da pioggia, visto l’abbondante acquazzone che ha inondato la pista statunitense. Adami fornisce tutte le indicazioni del caso, per suggerire come comportarsi specie nei primi giri. Per evitare al massimo il pattinamento della vettura, in questi casi si effettua lo stacco frizione in seconda marcia per via del fondo viscido.
Inizia il giro di formazione. A quanto pare non si è ancora deciso cosa fare per la partenza. La Safety Car è in pista e si effettueranno due giri per capire cosa fare. Lewis nel mentre commenta la situazione, sostenendo che non vede praticamente nulla. Al termine dei due passaggi gli steward decidono di stoppare la corsa: bandiera rossa perché al momento la scarsissima visibilità alza il pericolo. Tutti nella corsia box, insomma.
Un quarto d’ora più tardi i piloti tornano in macchia. In linea teorica, per la prossima ora non dovrebbe piovere. Adami suggerisce di utilizzare una particolare mappatura per aiutare la rotazione, idem per il brake balance. In queste condizioni le varie regolazioni dei manettini sono cruciali per gestire al meglio la vettura, tenendo presente che la pista è in continuo cambiamento.
Lewis soffre asincronia termica con le gomme da bagnato
Ancora Safety Car, altri due giri per studiare ulteriormente la pista e capire se gli interventi degli steward per spazzar via l’acqua hanno funzionato. Si decide per una partenza da fermi. Sarà pertanto cruciale lo stacco frizione per accedere alla massima aderenza che le Pirelli da bagnato possono offrire. Hamilton realizza 4 burnout per scaldare il posteriore e si posiziona sulla casella numero 7 della griglia.
Lewis mantiene la sua piazza al via, senza provare nessun tipo di attacco verso gli avversari. Albon alle sue spalle è parecchio minaccioso e nel primo giro, l’inglese, deve guardare ripetutamente negli specchietti per non lasciare spazi liberi al connazionale di origine tailandese. L’attivazione delle mescole non è affatto semplice al momento, specie per la rossa che tende a immettere meno energia sulle coperture.
Hamilton si lamenta subito della scarsa rotazione che non gli consente di portare la velocità voluta a centro curva. Anche la trazione è problematica, in quanto l’asse posteriore è ancora troppo freddo, fuori dalla temperature target. Al giro sei Adami chiede lumi sulle condizioni della pista, per capire quando arriverà il crossover per passare alla gomma da asciutto se ne varrà la pena.
Nel frattempo, via radio viene suggerito di migliorare il rendimento nelle curve 8 e 16, dove appunto serve aderenza nelle fasi di accelerazione. Va detto che nei tratti più guidati della pista la numero 44 fatica veramente tanto. Nel mentre qualche raggio di sole arriva a scaldare la pista. Lewis fa sapere che le sue gomme sono ora in overheating e per questo gli viene suggerito di andare fuori traiettoria sulle rette per raffreddare.
Lewis vola con le Soft
Superata metà gara la crisi sulle coperture si palesa. L’asse posteriore è troppo caldo, mentre quello anteriore è freddo. Guidare in questo stato è davvero complicato. Ferrari decide allora di rischiare ed entra ai box per montare le gomme da asciutto. Il muretto aveva suggerito le Medium ma Hamilton si oppone e chiede le Soft. Una mossa quanto mai azzeccata. Quanto torna in pista si trova in quindicesima posizione con solo 6 passaggi da disputare.
La chiamata è davvero ottima perché anticipa gran parte degli avversari. Con l’extra grip delle Soft Hamilton spinge davvero forte e mette in atto una grande rimonta nell’arco di pochissime tornate, tanto che quando mancano 3 giri Lewis è addirittura terzo. Poco dopo arriva la Safety Car per lo stop di Alonso che di fatto decreta il termine della rimonta strepitosa dell’inglese. La gara finisce così, in regime di Safety Car.
Una corsa che pareva destinata a un deludente 6 posto, grazie alla grande tattica del muretto e la scelta di Lewis sulle Soft per anticipare la sosta, regala un grande e inatteso podio al ferrarista. Il Re Nero è davvero abile a sfruttare le Pirelli a banda rossa senza commettere errori. Un plauso va speso ovviamente al team, che ha saputo approfittare dell’occasione portando a casa un risultato ottimo. Chapeau!
Classifica Gara sprint GP Miami:
- Lando Norris (McLaren)
- Oscar Piastri (McLaren)
- Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari)
- Alexander Albon (Williams)
- George Russell (Mercedes)
- Lance Stroll (Aston Martin)
- Liam Lawson (Racing Bulls)
- Oliver Bearman (Haas)
- Yuki Tsunoda (Red Bull)
- Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)