Festa mutilata: l'Italia del volley da Mattarella senza Giannelli, Orro e Sylla. "Il capitano mi ha scritto una lettera"

  • Postato il 8 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 3 Visualizzazioni

Sergio Mattarella a certe celebrazioni ormai c’ha fatto l’abitudine: quelle del volley, da sempre uno degli sport presidenziali preferiti, fanno parte di una consolidata routine che non può che piacere al capo dello Stato. Che oggi ha accolto tutti (o quasi) i protagonisti delle nazionali maschili e femminili che nelle scorse settimane hanno riportato l’Italia sul tetto del mondo. Un incontro atteso per celebrare i successi di un settore che continua a regalare gioie ed emozioni a profusione, oltre che a veder crescere di anno in anno il numero dei tesserati.

Giannelli e Russo in Giappone: il club non ha concesso deroghe

C’erano appunto quasi tutti i protagonisti azzurri delle recenti spedizioni in Asia. Uno dei più attesi, però, ha dovuto marcare visita: Simone Giannelli infatti, appena pochi giorni dopo aver rimesso piede in Italia, s’è fatto un’altra traversata intercontinentale per aggregarsi alla Sir Susa Scai Perugia, che a Tokyo ha disputato un paio di amichevoli contro la formazione locale dei Suntori Sundbirds Osaka, vincitori dell’ultimo campionato nipponico.

Inflessibile, il patron di Perugia Gino Sirci non se l’è proprio sentita di consentire al proprio capitano di saltare l’appuntamento nella terra del Sol Levante, che chiaramente per il club umbro ha avuto ampio risvolto economico, commerciale e di immagine (c’era anche Roberto Russo, altro reduce della vittoriosa campagna azzurra nelle Filippine).

Il capitano Giannelli mi ha scritto una lettera, scusandosi per non aver potuto essere presente in questa occasione tanto speciale”, c’ha tenuto a far sapere Sergio Mattarella durante il suo saluto alle delegazioni azzurre. Che ha esaltato tutti i campioni del volley, soprattutto per un particolare: “Avete tutti sottolineato l’importanza degli sforzi e dei sacrifici che avete fatto per arrivare in cima al mondo. Ecco, non siete stati ricompensati soltanto con le vittorie, ma anche con il messaggio che trasmettete a tanti bambini e bambine”.

Velasco e De Giorgi, che siparietti con Mattarella

Mattarella durante il suo discorso ha salutato anche gli altri assenti di giornata: “Oltre a Giannelli, saluto anche Russo, Romanò, Sylla e Orro, che non potevano essere presenti per via degli impegni all’estero con i loro club. Ma sono felicissimo che ci sia Daniele Lavia, che non è stato in campo ma ha partecipato col cuore”. Proprio la presenza dello schiacciatore di Trento, costretto a saltare la rassegna iridata per un infortunio alla mano rimediato in allenamento, è stata una delle note più liete di una giornata trascorsa sul filo delle emozioni.

[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/Federvolley/status/1975871697107742842" profile_id="Federvolley" tweet_id="1975871697107742842"/]

“Lo sport è un modello democratico e per far capire come le idee diverse possano funzionare bene assieme. La squadra femminile sotto questo punti di vista è stata perfetta, perché ha caratteristiche molto diverse da giocatrice a giocatrice, ma ha saputo vincere perché non le ha annullate”, ha commentato Julio Velasco. De Giorgi è sembrato invece molto più sciolto e desideroso di scherzare: “Caro Presidente, a lei mancano ancora molti anni di mandato, a me un po’ meno. Spero di rivederla ancora”, ha esordito il CT della nazionale maschile.

“L’ultima volta che c’eravamo visti le avevo confidato il motto della nostra squadra. Orale voglio rivelare le tre parole simbolo che ci siamo detti prima delle ultime due partite, cioè semifinale e finale: divertitevi, lottate e resistete. Foto di rito finali e scambi di regali, e una promessa: appunto quella di rivedersi presto. Magari tra un anno dopo gli Europei, oppure tra due dopo un altro mondiale. Ma soprattutto, tra tre anni, dopo LA28. Tanto ormai lo sanno anche i muri che all’Italia (maschile) manca solo quella maledetta medaglia…

Plotnytskyi non da la mano ai russi: bufera Perugia in Giappone

Tornando all’assenza di capitan Giannelli, la trasferta perugina a Tokyo ha fatto rumore soprattutto per un episodio: l’ucraino di Perugia Oleh Plotnytskyi, al termine della prima partita disputata, si è rifiutato di dare la mano ai giocatori russi della formazione avversaria, Dmitriy Muserskiy ed Egor Kliuka.

[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/er_volley/status/1975614991584948259" profile_id="er_volley" tweet_id="1975614991584948259"/]

Immagini che hanno fatto rapidamente il giro del mondo: Plotnytskyi in passato aveva già esternato il proprio malessere per i fatti che stanno accadendo nella sua terra d’origine, ma è chiaro che la mancata stretta di mano ha finito per diventare il pretesto per accendere nuovamente i riflettori sul conflitto ucraino-russo e i risvolti che sta avendo anche nel mondo dello sport, con i club russi esclusi dalle competizioni europee e internazionali.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti