Festival del cinema di Venezia 2025, Leone d’oro a Jim Jarmusch
- Postato il 6 settembre 2025
- Di Panorama
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A sorpresa è Jim Jarmusch a vincere il Leone d’oro della Mostra del cinema di Venezia 2025, con la sua storia di relazioni familiari fragili e goffe Father Mother Sister Brother. Un riconoscimento che sembra un premio alla carriera più che un alloro al film più meritevole, come capitò anche l’anno scorso con Pedro Almodóvar. In sala stampa applausi e diversi «buhh» di dissenso. Sia chiaro: Jarmusch è un artista da amare, ma Father Mother Sister Brother non è certo il suo film migliore.
«Oh shit!», ha esordito così il regista indie americano nel ritirare il Leone d’oro. «È un premio che non mi aspettavo. Voglio ringraziare i giurati e la Mostra del cinema di Venezia che è un momento importante per celebrare la diversità del cinema». Per chiudere, un riferimento al suo film che parla di ricerca di connessioni: «L’empatia è l’unico modo per affrontare le tensioni».
È stato uno dei tanti rimandi ai conflitti che percuotono il mondo. «Viva il cinema! viva la Palestina!»: questo il leit motiv della cerimonia di premiazione in bocca a molti dei premiati. Appelli alla pace, alla libertà, allo stop a ogni massacro.
E non poteva non ricevere un premio importante il film che ha straziato i cuori di tutti alla Mostra. Leone d’argento – Gran premio della giuria a The voice of Hind Rajab di Kaouther ben Hania, lo struggente dramma ambientato a Gaza che racconta le disperate richieste di soccorso di una bambina palestinese intrappolata in auto, tra i cadaveri dei parenti, sotto il fuoco delle forze israeliane.

«Dedico questo premio alla Mezzaluna rossa palestinese e a chi sta rischiando tutto per salvare il popolo di Gaza», ha detto la regista tunisina. «La voce di Hind continuerà a risuonare fino a che giustizia non sarà fatta. Il coraggio del cinema ci dà la possibilità di raccontare storie che altrimenti resterebbero sepolte». E ancora: «Chiedo che queste atrocità finiscano. Spero che il mondo non si dimentichi che la storia di Hind è solo una storia a Gaza, ci sono ancora tanti bambini che devono essere salvati. Che la sua anima riposi in pace. Che invece tutti coloro che l’hanno uccisa non riescano a riposare».
Tanta Italia è stata premiata. Coppa Volpi a Toni Servillo per la sua incisiva interpretazione di un presidente della Repubblica a fine mandato ne La grazia. «Sono molto felice ed emozionato. Ringrazio Paolo Sorrentino perché questo presidente della Repubblica è una tua creazione e io ho cercato di servirti nei limiti delle mie capacità».
Premio speciale della giuria a Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, che nel 2013 vinse il Leone d’oro con Sacro GRA. «In questa Mostra erano presenti 15 documentari, a testimonianza di come il cinema documentario possa e debba essere avamposto e forma di resistenza. Il compito di noi documentaristi è quello di filmare e testimoniare anche l’atrocità di questo mondo».
Due giovani italiani premiati anche nella sezione Orizzonti, gli attori Benedetta Parcaroli e Giacomo Covi, esordiente che si è commosso nei ringraziamenti.
È stato una sorpresa anche il premio per la regia a Benny Safdie per The Smashing Machine. Avrebbe meritato un’attenzione maggiore Silent friend, che ha visto almeno onorare la sua giovane attrice Luna Wedler con il Premio Marcello Mastroianni.
Appuntamento al 2 settembre 2026 con l’edizione numero 83 della Mostra del cinema di Venezia.

Tutti i premi di Venezia 2025
Leone d’oro: Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch
Leone d’argento – Gran premio della giuria: The voice of Hind Rajab di Kaouther ben Hania
Leone d’argento per la miglior regia: Benny Safdie per The Smashing Machine
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Xin Zhilei per Ri gua zhong tian (The sun rises on us all)Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Toni Servillo per La grazia
Migliore sceneggiatura: Valérie Donzelli e Gilles Marchandper À pied d’œuvre
Premio speciale della giuria: Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: Luna Wedler per Silent friend
Leone del futuro – Premio opera prima “Luigi De Laurentiis”: Short summer di Nastia Korkia
Premio degli spettatori Armani Beauty: Calle Malaga di Maryam Touzani
Sezione Orizzonti
Miglior film: En el camino di David Pablos
Migliore regia: Anuparna Roy per Songs of forgotten trees
Premio speciale giuria: Harà Watan (Lost land) di Akio Fujimoto
Migliore interpretazione femminile: Benedetta Porcaroli ne Il rapimento di Arabella
Migliore interpretazione maschile: Giacomo Covi in Un anno di scuola
Migliore sceneggiatura: Ana Cristina Barragan per Hiedra
Miglior cortometraggio: Utan Kelly (Without Kelly) di Lovisa Sirén
Venezia Classici
Miglior documentario sul cinema: Mata Hari di Joe Beshenkovsky e James A. Smith
Miglior film restaurato: Bashu, gharibeye koochak (Bashù, il piccolo straniero) di Bahram Beyzaie
Venice Immersive
Gran premio:The clouds are two thousand meters up di Singing Chen
Premio speciale della giuria: Less than 5Gr of Saffron di Négar Motevalymeidanshah
Premio per la realizzazione: A long goodbye di Kate Voet e Victor Maes