Festival della Scienza, oltre 200mila presenze, con 25mila studenti da 13 regione: tutti i numeri dell’edizione
- Postato il 2 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Si chiude oggi, domenica 2 novembre 2025, la ventitreesima edizione del Festival della Scienza che, complessivamente, ha registrato un totale di oltre 200mila presenze in 11 giorni. Particolarmente interessante il dato riguardante il mondo della scuola, con più di 25mila studenti provenienti da 13 regioni d’Italia e classi anche dal Portogallo. Questi i numeri della ventitreesima edizione del Festival della Scienza di Genova che, da giovedì 23 ottobre a domenica 2 novembre 2025, ha portato in 35 luoghi cittadini oltre 250 iniziative tra incontri, mostre, laboratori, spettacoli ed eventi speciali. Sono state inoltre rese note le date e il tema della ventiquattresima edizione, che si svolgerà da giovedì 22 ottobre a domenica 1° novembre 2026 nel segno delle Prospettive.
La ventitreesima edizione del Festival della Scienza ha coinvolto circa 300 scienziati e personalità illustri provenienti da tutto il mondo e più di 200 tra enti, associazioni, aziende ed editori, per un programma composto complessivamente da 257 eventi, articolati in 112 conferenze, 98 laboratori, 19 mostre, 6 spettacoli e 22 eventi speciali. Il pubblico registrato è proveniente da 13 regioni in Italia, Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio, Puglia, Calabria e Sardegna, con un gruppo scolastico in arrivo anche dal Portogallo. Hanno inoltre partecipato circa 800 giovani tra animatori e studenti del progetto Orientamenti Scienza. A partire dai primi giorni di dicembre, buona parte delle conferenze sarà disponibile on demand sulla piattaforma festivalscienza.online.
«Il Festival della Scienza si conferma uno dei più importanti eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale – afferma Domenico Coviello, presidente del Festival della Scienza – e, in ventitré edizioni, ha consolidato un altissimo livello, confermato dai numeri e dall’apprezzamento del pubblico. Per 11 giorni abbiamo visto 25mila studenti e studentesse affollare i luoghi del Festival con partecipazione ed entusiasmo, alcuni provenienti anche dall’estero. Aver confermato il successo delle precedenti edizioni è un grande motivo di orgoglio per noi, per il territorio e per tutta Italia. Affinché l’alto livello e il prestigio del Festival della Scienza rimanga tale e cresca ancora è fondamentale poter contare su un sostegno istituzionale locale e nazionale ancora più forte. Come sempre, ringraziamo per la preziosa collaborazione partner e sponsor».
«La forza del Festival della Scienza – aggiunge la direttrice Fulvia Mangili – sta senz’altro in chi lo compone: facendo un rapido calcolo, la manifestazione è realizzata da circa 2500 persone, tra ospiti, animatrici, animatori, studenti del progetto Orientamenti Scienza, consiglio scientifico, comitato di programmazione, staff operativo e realtà che hanno lavorato alla progettazione degli eventi, come enti di ricerca, dipartimenti di diverse università italiane, editori, associazioni di divulgazione scientifica, professionisti, ricercatori e molto altro». Un progetto molto ampio, con un impatto considerevole sulla città. «Il budget del Festival della Scienza 2025 – aggiunge Mangili – è stato di circa 1 milione e 500mila euro, cifra composta da contributi istituzionali, sponsorizzazioni aziendali, entrate per servizi resi a terzi e bigliettazione. Un importo considerevole che, oltre per le retribuzioni (inclusi animatori e animatrici), viene utilizzato quasi interamente per forniture e servizi come affitto spazi, allestimenti, servizi tecnici, alberghi e ristoranti. Questi, per oltre il 90%, vengono acquistati direttamente sul territorio, generando una rilevante ricaduta diretta, oltre a un indotto generato dal pubblico di più difficile quantificazione, ma indubbiamente importante».
Al termine della ventitreesima edizione, il consiglio scientifico del Festival e il comitato di programmazione si sono riuniti per decidere la parola chiave che guiderà la prossima edizione. «La parola scelta è Prospettive – commenta Carlo Ferdeghini, presidente del consiglio scientifico. – Un invito a guardare oltre, a cambiare punto di vista, a scoprire nuove direzioni del pensiero: in sintesi ciò che dà profondità al mondo. Parlare di prospettive significa esplorare il futuro, immaginare scenari possibili, interrogarsi su come la ricerca possa orientare il domani e comprendere la complessità che ci circonda. Il Festival della Scienza 2026 diventa così un luogo di incontro tra sguardi diversi, un invito a condividere idee e visioni per costruire insieme nuovi orizzonti di conoscenza».
Nell’ampio programma composto da 19 mostre si segnalano in particolare quelle organizzate dagli enti scientifici: Infiniti intrecci dell’Università di Genova, Terra – il pianeta in 5 sensi a cura dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Il cosmo in un salto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Grande come un virus, Semplice e complesso, Obiettivo Scienza e BlurM3not del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Specchi di Stelle dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Tecnologie per la sostenibilità dell’Istituto Italiano di Tecnologia e Viaggio al centro dell’atomo a cura del Centro Ricerche Enrico Fermi.
Tra i 98 laboratori spiccano per presenze a Palazzo Ducale Atlantide e i custodi dell’acqua, Il tesoro sotto i nostri piedi e Scienza in cucina 2.0, a Palazzo della Borsa Curve, intrecci e matite appuntite, Perplexus challenge e Caccia al tesoro fra le stelle e in Piazza delle Feste E se il vento si scatena?, Chimica in 3C, Arpal4kids, Se c’è trucco, non c’è inganno! e Meteo detective. Ottima affluenza anche per La danza del DNA alla Scuola di Robotica, T.R.I.S. a Palazzo del Principe, Avventure multisensoriali alla Città dei Bambini e dei Ragazzi e Operazione testuggine all’Acquario di Genova. Particolarmente ricca e apprezzata anche l’offerta di laboratori dedicata ai più piccoli: tra questi Mate Magò e Riflessioni allo specchio alla Biblioteca De Amicis, Trame di Coding all’Esplace Genova e Che scossa! all’Agenzia per la famiglia.
Grande successo per le conferenze, con numerosi sold out a partire dall’evento inaugurale, a Palazzo Ducale alla Sala del Maggior Consiglio, con la lectio magistralis L’eleganza del vuoto di Guido Tonelli, per poi proseguire con Una miriade di sistemi planetari e La mia vita da biologa con i due premi Nobel Michel Mayor e Katalin Karikó, La fioritura dei neuroni con Michela Matteoli e Alla scoperta dell’infinito con Marco Panza. Pubblico in piedi alla Sala del Minor Consiglio per Neanderthal, l’altra umanità con Franco Capone, L’enigma Denisova con Silvana Condemi e Geopolitica dell’intelligenza artificiale con Alessandro Aresu. Code all’ingresso anche all’Archivio Storico del Comune per la lectio magistralis Dipingere con gli occhi con Giorgio Rispoli e L’oceano fa funzionare il mondo con Ferdinando Boero. Al Galata Museo del Mare, posti esauriti per Siamo figli delle stelle con Alba Formicola e per Oltre il teorema, dentro il pensiero con Ciro Ciliberto e Silvia De Toffoli. Lunghe file all’entrata anche alla Biblioteca Berio per Quando il cervello si emoziona con Daniela Perani e, alla Biblioteca Universitaria, per Il nuovo nucleare con Antonio Ereditato e per La rivoluzione dei quanti con Adele La Rana, Matteo Leone e Silvia Rosa Brusin.
Grande accoglienza, inoltre, per le conferenze spettacolo e gli spettacoli, a partire da La meraviglia non è un caso, andato in scena in occasione dell’inaugurazione del Festival. Sempre a Palazzo Ducale, grande partecipazione per Intrecci: tra arte e scienza, Raise Emotion, Intrecci tra arte e cervello e Dio gioca a dadi con il mondo. Tutto esaurito per gli spettacoli negli spazi del Teatro della Tosse, in particolare per Sotto lo stesso cielo e per Saturday night science… di martedì!.
Riscontro ottimo anche per gli eventi speciali, tra cui Caterpillar live con Massimo Cirri, Sara Zambotti e Paolo Labati nelle Cisterne di Palazzo Ducale, Chemistry Show! in Piazza delle Feste, Storie di basilico e di gente di Liguria al Mog – Mercato Orientale Genova e i tour itineranti Botanica Queer e Soundwalk: i suoni che intrecciano le emozioni.
La ventitreesima edizione ha visto anche l’utilizzo di spazi inediti: tra questi, particolarmente apprezzati dal pubblico Villa Pallavicino delle Peschiere, che ha ospitato un variegato programma di conferenze, eventi speciali e uno spettacolo, e il chiostro della basilica romanica di Santa Maria di Castello, con attività essenzialmente per le classi.
Ottimo successo per le iniziative dei tre progetti speciali inclusi nel programma dell’edizione.
Il progetto Raise, per la terza volta al Festival, in questa edizione ha trovato casa al Genova Blue District, dove all’interno del Raise Village ha presentato i suoi risultati in un ampio e articolato programma composto da mostre, dimostrazioni robotiche, aperitivi scientifici e living lab dove i visitatori sono stati direttamente coinvolti nella sperimentazione di alcune delle soluzioni sviluppate.
La Mnesys Brain Arena, realizzata alle Cisterne di Palazzo Ducale ha segnato il debutto al Festival del progetto Mnesys dedicato alle neuroscienze. L’interesse per queste tematiche è stato straordinario: il pubblico ha avuto modo di incontrare i ricercatori nel laboratorio Missione cervello e in un ciclo di incontri sempre molto affollati. Anche la mostra What’s in our Brain? e i due laboratori per i più piccoli Gli inganni della mente e Mangio dunque sono hanno registrato numeri molto rilevanti di visitatori.
Molto apprezzata anche l’iniziativa Incontriamo la ricerca, una rassegna di tavole rotonde dedicate ai progetti di ricerca finanziati, realizzate alla Sala delle Donne a Palazzo Ducale.