Fibromialgia, a Rende un talk per dare voce ai malati invisibili

  • Postato il 21 maggio 2025
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Fibromialgia, a Rende un talk per dare voce ai malati invisibili

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Fibromialgia, a Rende un talk per dare voce ai malati invisibili. L’incontro è rivolto a pazienti, familiari, operatori sanitari e cittadini.


RENDE – Dolore cronico, stanchezza profonda, insonnia e nessun riconoscimento ufficiale. È il paradosso che vivono oltre due milioni di italiani colpiti da fibromialgia, una malattia ancora oggi non riconosciuta dallo Stato, esclusa dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), e quindi interamente a carico di chi ne soffre. Per fare chiarezza, rompere il silenzio e offrire risposte concrete, mercoledì 21 maggio 2025, alle ore 18.00, presso l’Hotel San Francesco di Rende (CS), si terrà l’incontro pubblico “Fibromialgia: l’esperto risponde”.

L’evento, organizzato dall’avvocato Anna Cerrigone, referente regionale del CFU-Italia ODV (Comitato Fibromialgici Uniti), e da Elena Giardullo, referente per la città di Cosenza, vedrà la partecipazione di specialisti provenienti da diversi ambiti della medicina. L’obiettivo è offrire un’informazione corretta e accessibile su una patologia ancora troppo spesso ignorata o sottovalutata.

Che cos’è la fibromialgia?

La fibromialgia, o sindrome fibromialgica, è una malattia cronica reumatica non infiammatoria caratterizzata da dolori muscolari diffusi, spesso associati a stanchezza persistente, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e deficit di memoria. In Italia colpisce prevalentemente donne in età adulta. I sintomi possono insorgere gradualmente o essere scatenati da eventi traumatici, infezioni o situazioni di forte stress.

Il dolore è generalmente muscolo-tendineo, costante e simmetrico, e può essere accentuato nei cosiddetti tender points, ovvero punti sensibili distribuiti in specifiche aree del corpo. La diagnosi si basa sull’esclusione di altre patologie e sull’osservazione clinica: dolore diffuso da almeno tre mesi e positività in almeno 11 su 18 tender points.

Fibromialgia: cause e trattamento

Le cause esatte della fibromialgia restano sconosciute, ma si ritiene che alla base vi sia una sensibilizzazione del sistema nervoso centrale agli stimoli dolorosi, che abbassa la soglia del dolore. A contribuire potrebbero essere fattori genetici, ambientali e psicologici.

Non esiste una cura definitiva, ma è possibile gestire la malattia con un approccio terapeutico multidisciplinare:

  • farmaci (analgesici, antidepressivi, miorilassanti);
  • fisioterapia personalizzata;
  • attività fisica moderata e costante;
  • supporto psicologico e tecniche di rilassamento;
  • alimentazione corretta e controllo del peso.

Il valore del talk: un confronto diretto con i professionisti

Il talk “L’esperto risponde” offre un’opportunità rara e preziosa per porre domande direttamente ai medici, chiarire dubbi e ricevere orientamento. I professionisti che interverranno all’incontro:

  • Giovanni Ciardullo – reumatologo;
  • Assunta Tarsitano – Terapia del dolore, ASP Cosenza;
  • Luciana Leo – fisiatra;
  • Francesco Garritano – nutrizionista e componente del Comitato Scientifico CFU;
  • Anna Scaglione – psicologa cognitivo-comportamentale e componente del Comitato Scientifico CFU;
  • Valentina Francella – operatrice Shiatsu Namikoshi ed esperta in trattamenti naturali;
  • Tommaso Quintieri – medico legale, esperto in invalidità.

Iniziative concrete: convenzioni sanitarie per i tesserati CFU

In un contesto in cui la malattia non riceve alcuna copertura sanitaria pubblica, l’avvocato Anna Cerrigone e la referente Elena Giardullo hanno stipulato convenzioni con laboratori, centri diagnostici e strutture specialistiche, riservate ai tesserati del CFU Italia. Le convenzioni prevedono sconti tra il 10% e il 25% su esami e prestazioni, offrendo un sostegno tangibile a chi già combatte ogni giorno con il dolore e la mancanza di riconoscimento istituzionale.

«La fibromialgia è invisibile solo agli occhi di chi non vuole vedere. Questo evento vuole accendere un faro e offrire strumenti reali a chi vive nell’ombra del dolore», ha dichiarato Anna Cerrigone.

Un evento aperto a tutti

L’incontro è rivolto a pazienti, familiari, operatori sanitari e cittadini. Partecipare significa informarsi, condividere e farsi ascoltare. Un passo in avanti per abbattere il muro di silenzio che ancora circonda questa patologia.

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