Finale Ligure, voto unanime per la mozione della minoranza contro l’aumento dei limiti ai campi elettromagnetici
- Postato il 8 agosto 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Finale Ligure. Il consiglio comunale di Finale Ligure ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal gruppo “Scelgo Finale” sull’esposizione ai campi elettromagnetici.
“L’ esposizione è fortemente aumentata con la diffusione dei cellulari e delle antenne per la telefonia mentre gli studi sulle conseguenze di questa esposizione sono ancora parziali – si legge in una nota del gruppo di minoranza -. La mozione impegna il sindaco e la giunta a ‘sollecitare il governo e la regione a riportare i limiti ai valori originari di 6 Volt al metro.” L’Italia, infatti, ha avuto per 20 anni una norma di maggior tutela rispetto agli altri paesi UE. Nel 2014 il limite è stato innalzato per adeguarlo agli altri paesi UE passando da 6 V/m a 15V/m'”.
La richiesta di prudenza – spiegano – “è motivata da studi scientifici in cui l’Italia è all’avanguardia. L’Istituto Ramazzini di Bologna ha studiato gli effetti dell’esposizione a un’antenna, campo lontano; mentre il National Toxicology Program – NTP – si è occupato delle radiazioni emesse dai telefoni portatili, campo vicino. Gli studi sono stati condotti su ratti del ceppo Sprague-Dawley – con un dna molto simile a quello umano. Le conclusioni sono simili: in entrambi i casi l’esposizione determina un aumento del rischio dello sviluppo di gliomi nel cervello – gruppo di neoplasie maligne del sistema nervoso centrale – e di schwannomi maligni, ovvero tumori delle cellule nervose del cuore, dette di Schwann”.
Proseguono dall’opposizione: “La prudenza è d’obbligo: i risultati di una ricerca sui ratti non significa per forza che quanto è vero per quell’animale lo sia anche per gli esseri umani ma è un segnale importante, un campanello d’allarme che invita a proseguire le ricerche anche sull’uomo. Proprio per il principio di precauzione abbiamo proposto al consiglio comunale la mozione che ha chiesto inoltre di: sollecitare il governo e la regione a finanziare studi scientifici per valutare l’effetto dei campi elettromagnetici sugli esseri viventi e chiedere alla Regione l’istituzione di un Osservatorio indipendente che raccolga i dati epidemiologici sugli effetti dei CEM sulla popolazione, con una moratoria di 5 anni, in maniera da consentire un innalzamento dei limiti dei CEM solo in un contesto di evidente sicurezza per la salute pubblica”.
“Il consiglio Comunale ha quindi seguire il noto principio ‘Meglio prevenire che curare’. Principio coniato proprio da Bernardino Ramazzini a cui è intitolato l’istituto italiano che ha pubblicato una delle due ricerche più importanti sulle conseguenze delle tecnologie 2g e 3g sull’uomo”, concludono.