“Fino a qui non ho proferito parola, mentre sulla questione si è detto di tutto. Mi hanno raccontata come quella che non voleva dividere la scena ma era un atto d’amore”: così Mara Venier su Gabriele Corsi
- Postato il 15 ottobre 2025
- Televisione
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Fino a qui non ho proferito parola, mentre sulla questione si è detto di tutto”, per la prima volta Mara Venier rompe il silenzio sul “caso Gabriele Corsi“. La presenza del conduttore nella “Domenica In” corale, la diciassettesima per la conduttrice veneta, era stata annunciata in pompa magna alla presentazione dei palinsesti Rai, successivamente l’azienda pubblica aveva comunicato la rinuncia “di comune accordo” di Corsi “a seguito di alcune valutazioni che avevano reso Domenica In incompatibile con altri progetti dell’artista“.
“La verità è semplice: d’accordo condividere la conduzione, ma non me la sentivo di fare il gioco musicale, così avevo chiesto di finire alle 15 o alle 15.30. Anche e soprattutto per prendere il treno per Milano e andare da mio marito Nicola, che non stava affatto bene”, racconta Venier a “Chi” in un lungo intervento in cui ripercorre il rapporto trentennale con il settimanale diretto da Massimo Borgnis.
“Già facevo un passo indietro e il mio era un atto di generosità e d’amore. Ma a volte l’amore non fa rumore. E così si riempiono i silenzi con le parole sbagliate. Mi hanno raccontata – continua la conduttrice – come quella che non voleva dividere la scena, che voleva stare da sola. Non è vero. E lo dico qui, perché ‘Chi‘ è il posto dove posso dire le cose come stanno: volevo solo esserci, a modo mio, con limpidezza”.
“Oggi sono serena. Non devo dimostrare più niente a nessuno. Mi diverto, rido, mi godo le persone che amo“, spiega Venier che parla anche dal suo impegno a “Che tempo che fa” sul Nove: “Quando vado da Fabio Fazio, quando chiacchiero con Luciana Littizzetto, quando incontro Diego Abatantuono o Mara Maionchi, torno a sentirmi quella ragazza veneziana che sognava il cinema e la televisione, senza sapere che la cosa più difficile non è arrivarci, ma restarci e restarci veri”.
La conduttrice ricorda anche la sua esclusione dal servizio pubblico “quando avevano deciso che ero troppo vecchia per tutto”. Alfonso Signorini le aveva consigliato di scrivere un libro che divenne poi un’autobiografia: “Non lo sapevo, ma da lì sarebbe ripartito tutto. Perché in quelle pagine ero io e mi piacevo. E continuavo a piacere. Anzi, a dire il vero chi l’ha capito per prima che piacevo è stata quel genio assoluto di Maria, Maria De Filippi, che mi ha chiamato per una sola puntata di Tú sí que vales. E invece sono rimasta a fare il giudice popolare per ben quattro anni. Così, quando mi è arrivata la proposta di tornare alla conduzione di Domenica in, la prima che ho chiamato è stata lei. Proprio lei. E lei non ha esitato: ‘Vai, devi andare, che aspetti?'”.
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