Fiorentina, Commisso rompe il silenzio: "La società non è in vendita". Ma i tifosi hanno perso la pazienza

  • Postato il 10 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Giorni tumultuosi in casa Fiorentina, che il pareggio in casa del Genoa non può certo arginare: l’ultimo posto in classifica, l’addio di Pradè, l’esonero di Pioli e l’arrivo di Vanoli dopo la reggenza Galloppa.

Fiorentina, il lungo silenzio di Commisso

Tanta carne al fuoco, che in un primo momento era stato alimentato dal silenzio di Rocco Commisso, solitamente invece molto loquace. Cinque mesi di silenzio sono probabilmente un record per il patron viola, che non parlava dal 27 maggio, poco prima del “tradimento” di Palladino. In quella circostanza il numero uno della Fiorentina blindò il ds Pradè e definì il tecnico campano venuto dal Monza “un figlio”, salvo poi doverlo salutare poche ore dopo. Una frase su Moise Kean a giugno, poi più niente.

Commisso e i problemi di salute

Tanto da alimentare voci sul suo stato di salute, sebbene l’estate in riva all’Arno non sia stata molto placida: l’ingaggio di Pioli, il rinnovo di Kean, gli acquisti di Piccoli, Sohm e Fagioli, non esattamente cose da poco conto. Poi l’avvio di stagione stentato, il perdurante silenzio del presidente e le voci che si sono rincorse in città. Voci su una possibile cessione del club, di una trattativa già in atto, ma anche indiscrezioni su uno stato di salute precario di Commisso. Nulla di confermato, per quanto a inizio ottobre è stato operato a New York per una lombosciatalgia e non s’è più mosso dagli Stati Uniti.

L’appello dei tifosi della Fiorentina

Tanto che, attraverso una lettera pubblicata sul web, il Centro Coordinamento Viola Club aveva solo pochi giorni fa invitato il patron a palesarsi. “Presidente Commisso, non sentiamo più la sua voce da troppo tempo; sicuramente avrà i suoi validi motivi – scrive l’associazione -. Lei ha davanti due strade. Può decidere di rilanciare con forza, creando una struttura societaria degna di tale nome, con manager e personaggi di calcio capaci di togliere la Fiorentina dalle paludi dell’ultimo posto in classifica oppure, se ritiene di non avere più la volontà o la possibilità di farlo, potrebbe essere giunto il momento, anche controvoglia, di valutare di ‘passare la mano‘”.

Fiorentina, Commisso rompe il silenzio

La Fiorentina è infatti ultima in classifica con appena 5 punti e 0 vittorie: e Commisso ha finalmente deciso di rompere il silenzio diffondendo una nota sui canali ufficiali del club. “Smentisco categoricamente le voci che stanno circolando in queste ore su una possibile vendita della Società. Non è possibile che nei momenti di difficoltà, tornino ad affiorare queste falsità quando, invece, ci sarebbe bisogno di unità, compattezza e coesione tra tutto l’ambiente, Squadra, Club, Città e tifosi. Siamo ripartiti da pochi giorni con un nuovo assetto tecnico, lasciamo il tempo di lavorare alle persone che hanno la mia fiducia a cominciare da Alessandro (Ferrari) fino a tutte le altre persone che sono presenti nel nostro Club. Ripeto la Fiorentina non è stata messa in vendita e non è in vendita”.

Fiorentina, l’incubo della Serie B

La situazione resta comunque incandescente a Firenze: la ferita di quella incredibile retrocessione del 1993 non si è mai del tutto rimarginata. Quella squadra era partita con ambizioni europee, aveva in rosa gente del calibro di Batistuta, Effenberg, Brian Laudrup e tanti altri ottimi giocatori, tra cui lo stesso Stefano Pioli. Eppure finì in cadetteria, facendo cadere nel vortice di una stagione fallimentare ben quattro allenatori (Radice, Antognoni, Agroppi e Chiarugi). La paura a Firenze c’è, ed è tanta: ed alla ripresa del campionato il calendario si è divertito ad apporre la partita più sentita da parte del popolo viola. Sabato 22 novembre, al Franchi arriva la Juventus.

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Virgilio.it

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