Fiorentina, denaro e sentimenti dietro l’incarico a Vanoli: i 3 motivi della scelta dei viola  

  • Postato il 6 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Sarà Paolo Vanoli il successore di Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina: manca ormai solo l’ufficialità per la nomina del 53enne allenatore varesino, scelto dalla dirigenza viola per ragioni economiche e tecniche, ma anche sentimentali. Tre i motivi alla base della decisione della Fiorentina.

Fiorentina, Vanoli il successore di Pioli

Dopo l’esperienza nella scorsa stagione alla guida del Torino, condotto all’11° posto in campionato, Paolo Vanoli si prepara a tornare ad allenare in serie A: la Fiorentina l’ha scelto come successore di Stefano Pioli, manca ormai soltanto l’ufficialità da parte della dirigenza viola: stasera contro il Mainz in Conference League la squadra sarà guidata da Galloppa, che poi lascerà il posto all’allenatore nativo di Varese. Vanoli ha battuto la concorrenza di Alessandro Nesta, Roberto D’Aversa e Raffaele Palladino, risultando secondo la Fiorentina l’uomo più adatto per rilanciare la Viola, ultima in classifica in serie A. Tre le ragioni che hanno portato il club a preferire Vanoli.

Vanoli e l’organico della Viola

La prima è di ordine tecnico: Vanoli è ritenuto un allenatore abituato a tenere botta alle pressioni ed in grado di dare immediatamente una scossa alla squadra. Inoltre l’organico della Fiorentina sembra adatto al tipo di gioco amato dall’allenatore varesino, abituato a giocare con la difesa a tre e a proporre un calcio intenso e verticale. La dirigenza spera dunque che Vanoli riesca a dare subito la sua impronta alla Fiorentina, accontentandosi dei giocatori in rosa e senza chiedere grandi sacrifici nel mercato di gennaio.

Il fattore ingaggio

Il tema della campagna acquisti invernale si associa alla seconda ragione che ha spinto la Fiorentina ad affidarsi a Vanoli, quella economica. Il tecnico firmerà un biennale a poco più di un milione di euro annui, stessa cifra che probabilmente era pronta per Nesta, che però convinceva meno sul piano tecnico i dirigenti viola. Lo stipendio di Vanoli è invece sensibilmente più basso di quello che la Fiorentina avrebbe dovuto corrispondere a Palladino, nel caso in cui il tecnico napoletano fosse tornato a Firenze: prima dell’addio dovuto alle divergenze sul mercato, Palladino aveva firmato un rinnovo a 1,5 milioni di euro annui.

Sullo sfondo, inoltre, non va dimenticato che la Viola deve ancora risolvere il caso Pioli: il tecnico ha un contratto fino al 2028 a 3,5 milioni di euro annui, ma chiede 5,5 milioni per la risoluzione immediata. Le parti trattano, ma intanto la scelta di Vanoli limiterà i danni sulle casse della Fiorentina.

Vanoli e l’ultimo trofeo della Fiorentina

Infine, Vanoli arriva – anzi torna – a Firenze anche per una ragione sentimentale. Da difensore, infatti, andò in rete nella finale di Coppa Italia vinta dalla Fiorentina di Roberto Mancini contro il Parma, nel 2001: il nuovo tecnico è stato dunque tra gli artefici della conquista dell’ultimo trofeo messo in bacheca dalla squadra viola, ormai ben 24 anni fa. Per questo motivo Vanoli viene ricordato con affetto dalla piazza, che invece in questi giorni ha bocciato drasticamente l’ipotesi D’Aversa: la speranza del club è che grazie a lui la Fiorentina possa fare pace con i suoi tifosi e ritrovare quella compattezza necessaria per risollevarsi in campionato.

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Virgilio.it

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