Firenze contro l’overtourism: si pensa al ticket d’ingresso come Venezia

  • Postato il 16 luglio 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Il problema dell’overtourism a Firenze non è recente, ma sfida la città da ben trent’anni. Il centro si sta svuotando sempre di più come diretta conseguenza di un modello economico che espelle progressivamente i residenti a favore del turismo. Sono in pochi quelli che, al giorno d’oggi, possono permettersi di vivere nel centro storico di Firenze, dove il mercato immobiliare sembra indirizzato sempre più al turismo e meno ai fiorentini.

Questo è un aspetto che si nota visitando la città fuori stagione, ma in alta stagione com’è la situazione? Come ha dichiarato Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Firenze, il problema sarebbero i visitatori giornalieri che non pernottano in città. La soluzione, per adesso solo teorica, potrebbe essere quella di introdurre un ticket d’ingresso come a Venezia.

Ticket d’ingresso per Firenze: la proposta

Lasciando parlare i numeri, la pressione turistica su Firenze aumenta di anno in anno. Dai 7,8 milioni nei primi 9 mesi del 2024, la stima per fine anno è salita a 15 milioni (+7 %).

In occasione dell’assemblea dell’associazione, Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Firenze, ha avanzato una proposta: inserire il ticket d’ingresso come a Venezia. Questo perché, secondo Bechi, sono i visitatori giornalieri, che non pernottano, “il vero grande problema di una destinazione come Firenze, al pari di Venezia e di Roma. È su questo punto che dobbiamo lavorare, realizzando degli hub di arrivo dove si possa proporre un biglietto specifico per coloro che visitano la destinazione, e non vi rilasciano valore aggiunto anche in termini di pagamento dei servizi che vengono resi, anche attraverso il trasporto pubblico locale”.

Ha concluso la sua dichiarazione affermando che “si tratta di dare delle priorità: ognuno può venire, ma evidentemente chi soggiorna deve essere premiato“.

Le norme di Firenze contro l’overtourism

L’ipotesi del ticket d’ingresso è solo l’ultima delle iniziative pensate per contrastare l’overtourism a Firenze. Già alla fine del 2024, in occasione del G7 dedicato al turismo, il capoluogo toscano ha approvato diverse misure contro gli effetti dall’eccesso di visitatori raccolte in un “Piano per il turismo sostenibile”.

Queste riguardano il divieto di utilizzo delle keybox nell’area UNESCO del centro storico, ossia le classiche scatole utilizzate dai proprietari di appartamenti in affitto a breve termine per lasciare le chiavi agli ospiti, posizionate sulle facciate esterne dei palazzi. Introdotti anche dei limiti ai cosiddetti veicoli atipici (le “golf car”) e il divieto di utilizzo di amplificatori e altoparlanti da parte delle guide turistiche.

Sono previsti anche dei limiti per l’apertura di nuove locazioni turistiche e controlli mirati sugli annunci esistenti. Inoltre, sarà obbligatorio esporre l’ID identificativo dell’immobile e aderire alla dashboard del turismo.

Firenze si trova oggi di fronte a una sfida complessa: continuare a essere una destinazione aperta al mondo, conciliando il turismo con le esigenze di chi vive la città ogni giorno. Una sfida che la accomuna a tante altre realtà che devono necessariamente trovare un modo di preservare l’identità delle città d’arte in un mondo sempre più connesso e affollato.

Autore
SiViaggia.it

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