Fischi contro La Russa alla commemorazione della strage di Bologna. Bolognesi: “Attentatori passarono da Msi”
- Postato il 2 agosto 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
È durato a lungo il discorso di Paolo Bolognesi alla cerimonia di commemorazione in Comune, per il 45° anniversario dell’attentato del 2 agosto 1980. Un discorso nel quale il presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla Stazione di Bologna ha chiamato in causa alcuni membri di Fratelli d’Italia e del governo, a partire dalla premier, Giorgia Meloni. “Alla presidente del Consiglio, che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le Istituzioni, un’altra cosa è l’accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare”. “Presidente Meloni – ha continuato – condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici”.
“Sappiamo bene che gli amici degli stragisti non si collocano solo a destra, perché il partito dei nemici della verità è trasversale, così come era trasversale la famigerata loggia massonica P2. È però un fatto che tutti gli stragisti italiani passarono dal Movimento Sociale Italiano, partito costituito nel 1946 da esponenti della Repubblica Sociale Italiana, allora in gran parte latitanti perché ricercati dalla nuova giustizia della Repubblica democratica, che fino all’ultimo avevano combattuto con i tedeschi contro i partigiani. Partito che si collocava apertamente contro la nascente Costituzione nata nel 1947 e ispirata alla lotta di Liberazione”, ha dichiarato Bolognesi che poi ha chiamato in causa altri membri del partito di Meloni, Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida. Sul presidente del Senato ha ricordato – tra i fischi della folla che ascoltava il discorso – di come nel 2007, quando era senatore, “presenziò ai funerali del terrorista Nico Azzi che il 7 aprile 1973 tentò una strage sul treno Torino-Roma e fornì le bombe a mano che cinque giorni dopo due missini usarono per uccidere il poliziotto Antonio Marino durante un corteo del Msi a Milano”, ricorda Bolognesi.
E sul ministro dell’Agricoltura: “La posizione di Lollobrigida sembra assomigliare a una mistificazione più che alla realtà, a una menzogna più che alla verità”. Il presidente dell’Associazione ha ricordato “alcune chat tra due attuali esponenti della maggioranza parlamentare, l’onorevole Frassinetti e il ministro Lollobrigida, in cui riferendosi al processo relativo al 2 agosto, parlano di sentenza sbagliata e il ministro Lollobrigida invita a tenere un basso profilo sulla strage alla stazione, cosicché una volta al governo avrebbero potuto provvedere a diffondere la verità con la V maiuscola“. “In effetti, bisogna riconoscere che certi personaggi hanno un solo modo per uscire bene da questa triste vicenda: non parlarne, fare finta di niente, sperare che ci si dimentichi”, ha sottolineato Bolognesi.
Infine, il presidente ha voluto ringraziare i giudici della Procura generale: “Hanno fatto le indagini che per la Procura normale non avrebbero dovuto essere fatte. E hanno aperto anche nuovi scenari e nuove possibilità per fare altre indagini e probabilmente altri processi, che possono addirittura riscrivere parte della storia del nostro Paese“, ha concluso.
L'articolo Fischi contro La Russa alla commemorazione della strage di Bologna. Bolognesi: “Attentatori passarono da Msi” proviene da Il Fatto Quotidiano.