Fontana ribadisce: “C’è un eccessivo uso dei decreti. Riconoscere lo Stato di Palestina? Non sono contrario”
- Postato il 25 luglio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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“La decretazione d’urgenza la ritengo eccessiva e continuerò la mia battaglia”. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana anche quest’anno – in occasione delle tradizionale cerimonia del Ventaglio con l’Associazione stampa parlamentare – torna a ribadire la sua contrarietà al troppo ricorso da parte del governo dei decreti legge. Lo aveva fatto già un anno fa, durante la stessa cerimonia, e torna a dirlo oggi precisando che “questa è una battaglia che faccio fin dall’inizio, so che i risultati non sono eccezionali ma so che nel governo fanno il possibile”.
L’evento nella Sala del Mappamondo di Montecitorio è l’occasione per il leghista di fare il punto con la stampa su diversi argomenti. A partire dalla politica estera e al massacro in corso a Gaza. Il presidente leghista definisce “sproporzionata” la “reazione al 7 ottobre” da parte di Israele. “I negoziati non stanno andando bene, la situazione è drammatica”, sottolinea che “è vero che Israele ha ottenuto un indebolimento, ma dal punto di vista dell’opinione pubblica sta subendo un contraccolpo” ma punta anche il dito contro Hamas che “ha grosse responsabilità, restituisca gli ostaggi“. Parla anche del possibile riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia: “È giusto porsi la domanda” se il riconoscimento aiuta “a risolvere la questione del conflitto. È una domanda che mi sono posto ieri, quando ho visto il presidente Macron parlare di questa questione. Mi chiedevo se questo può contribuire a risolvere o ad aggravare. Da un lato può aiutare a depotenziare Hamas. Dall’altro il rischio è che Israele sentendosi accerchiata possa aggravare la situazione”. Però sottolinea anche che “la cosa non mi vede contrario, però non so se si risolve il conflitto”.
Spazio anche alle questioni interne, come lo Ius Scholae, la proposta sulla cittadinanza lanciata da Forza Italia che trova il muro degli altri alleati, in particolare proprio del partito di Matteo Salvini. Tanto che Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, è arrivato a tacciare di “ignoranza” i leghisti: “Ignoranti, leggetela, non puoi liquidarla dicendo che è una cavolata, se sei mio alleato”. Fontana non entra nel merito della polemica ma ricorda che “per fare una legge serve una maggioranza“: il presidente della Camera ha così sottolineato che “sul tema ci sono divisioni” nel centrodestra e il percorso della proposta “è complicato“. A differenza invece del fine vita che “stanno trattando al Senato. Mi pare il percorso sia avviato”: “Nel momento in cui c’è una maggioranza che vuole approvare una legge di questo tipo, non c’è nessun problema“, aggiunge Fontana facendo anche presente che le “maggioranze potrebbero non essere quelle tradizionali di questa legislatura, sono tematiche importanti su cui ognuno ha il proprio pensiero”.
Infine un accenno anche alle prossime regionali con la grande incognita Veneto. “Escludo che sia una notizia reale”, risponde così a una domanda su una sua possibile candidatura come successore di Luca Zaia: “A me non piace lasciare lavori a metà“, aggiunge riferendosi al suo incarico alla presidenza della Camera. “Il Veneto – ricorda – è importante per la Lega, è la culla. È una Regione delicata”. Ma, assicura, “il centrodestra riuscirà a trovare una quadra“.
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