Forse non sapevi che… nel 1965 una Peugeot 404 sdoganò il diesel nelle auto di serie
- Postato il 3 agosto 2025
- Di Panorama
- 1 Visualizzazioni


Sessant’anni fa, sulla pista dell’autodromo francese di Montlhéry, una strana Peugeot segnò una svolta che avrebbe influenzato per i decenni a venire la storia della motorizzazione delle auto di serie. Il cuore di quel prototipo, basato sulla meccanica della popolare 404 era un motore a ciclo diesel. Fino a quel momento era impensabile immaginare una macchina da corsa spinta da un motore a gasolio, soluzione fino ad allora impiegata quasi esclusivamente sui mezzi pesanti, sulle navi e sui locomotori. Invece quella 404 color carta da zucchero stupì tutti e aprì le porte ad una sempre più larga diffusione del diesel. La vettura francese si presentava con una carrozzeria del tipo «roadster» chiusa da un tettuccio a coprire l’abitacolo che ospitava il solo pilota.
Disegnata dal carrozziere parigino La Garenne, sotto la carrozzeria aerodinamica e alleggerita al massimo ruggiva un motore «Indenor» 4 cilindri di 2.163 cc che girò sul circuito ininterrottamente fino a coprire la distanza di 5.000 km, grazie al lavoro incessante dei 5 piloti e dei 25 meccanici protagonisti dell’impresa da record. Il risultato fu strabiliante perché la 404 Diesel Record, come fu battezzata, mantenne una media di 160 Km/h e consumò pochissimo nonostante fosse continuamente «tirata» al massimo: soltanto 12 litri per 100 Km, un dato risibile rispetto agli standard dell’epoca dei motori a benzina di pari cilindrata. Era la dimostrazione che un diesel poteva anche essere prestante oltre che economico. I vertici di Peugeot videro lungo e il diesel, almeno fino al declino seguito alla diffusione delle politiche «green», fece la parte del leone. Che, dopotutto, è anche il simbolo della Peugeot.