Francesca Albanese, la relatrice Onu parla delle sanzioni Usa: “Violano la mia incolumità, misura senza precedenti”
- Postato il 16 luglio 2025
- Politica
- Di Blitz
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La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati Francesca Albanese ha dichiarato che le sanzioni che le ha imposto Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca su Gaza costituiscono una “violazione” della sua immunità.
“È una misura molto seria. Non ha precedenti. E la prendo molto seriamente”, ha detto la Albanese. La relatrice Onu si trova a Bogotà per partecipare a un vertice internazionale promosso dal presidente di sinistra Gustavo Petro per trovare soluzioni al conflitto di Gaza.
La giurista ed esperta di diritti umani italiana è stata duramente criticata per le sue accuse di lunga data secondo cui Israele starebbe commettendo un “genocidio” a Gaza. “Si tratta di una chiara violazione della Convenzione Onu sui privilegi e le immunità, che protegge i funzionari delle Nazioni Unite, compresi gli esperti indipendenti, dalle parole e dalle azioni intraprese nell’esercizio delle loro funzioni”, ha dichiarato la Albanese.

Le accuse di Rubio a Francesca Albanese
Il 9 luglio, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha definito il suo operato “parziale e malizioso” ed ha annunciato che Washington avrebbe sanzionato la relatrice Onu “per i suoi illegittimi e vergognosi sforzi volti a indurre la Cpi (la Corte penale internazionale ndr) ad agire contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani”. Le sanzioni sono “un monito per chiunque osi difendere il diritto internazionale e i diritti umani, la giustizia e la libertà”, ha detto la Albanese.
Giovedì scorso le Nazioni Unite hanno esortato gli Usa a revocare le sanzioni contro Albanese, insieme a quelle contro i giudici della Corte penale internazionale. Venerdì anche l’Ue si è espressa contro le sanzioni che la relatrice Onu deve affrontare, aggiungendo di “sostenere fermamente il sistema delle Nazioni Unite per i diritti umani”.
Albanese, che ha assunto il suo mandato nel 2022, ha pubblicato questo mese un rapporto schiacciante in cui denuncia le aziende – molte delle quali americane – che, a suo dire, “hanno tratto profitto dall’economia israeliana dell’occupazione illegale, dell’apartheid e ora del genocidio” nei territori palestinesi occupati. Il rapporto ha provocato una furiosa risposta israeliana, mentre alcune aziende hanno sollevato obiezioni.
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