Fuori dal centro, il 20 agosto a Pontedecimo incontro con lo scrittore Paolo Speranza
- Postato il 18 agosto 2025
- Copertina
- Di Genova24
- 2 Visualizzazioni


Genova. Mercoledì 20 agosto, ore 19.30, preso la Cantinetta dell’Arena Montaldo alla S.O.M.S. “La fratellanza” di Genova Pontedecimo (via Isocorte, 13) il critico cinematografico Paolo Speranza presenterà il suo libro “La canzone dell’amore. L’avventura del primo film italiano parlato” (Ed Cinema Sud). Seguirà un aperitivo e la proiezione de “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini.
L’autore sarà accompagnato dagli interventi di Giancarlo Campora, sindaco di Campomorone, Paola Alpa, assessora alla cultura di Campomorone, Pietro Borello, presidente della Fratellanza, Anna Parodi, fiduciaria del Gruppo Ligure Critici Cinematografici SNCCI, Ferdinando Bonora, presidente Società Dante Alighieri comitato di Genova, Aldo Padovano, storico e scrittore, e Stefano Petrella, ricercatore e studioso delle sale cinematografiche liguri.
Realizzata in collaborazione con il Premio Cinematografico Stefano Pittaluga, l’iniziativa fa parte di “Fuori dal centro – Festival. Film, musica, incontri”, manifestazione culturale curata da Giancarlo Giraud e Valentina Damiani e organizzata da ACEC-S.A.S. Liguria insieme ad ARCI-UCCA.
Il libro ripercorre la storia produttiva de “La canzone dell’amore” (1930) di Gennaro Righelli, il primo film parlato della storia del cinema italiano. Secondo l’autore la pellicola in questione rappresenta «una svolta epocale per l’industria cinematografica italiana, che nel decisivo crocevia del sonoro riuscì a trovare le risorse per rilanciarsi, dopo un declino decennale che sembrava ormai inarrestabile, e per riuscire a porsi sulla scia – se non in termini di qualità, almeno sul piano tecnico e produttivo – delle più importanti cinematografie del mondo. È un’autentica avventura, ricca di colpi di scena e non priva di risvolti paradossali» si legge sulla quarta di copertina del volume, basato su un’ampia documentazione e accompagnato da un ricco apparato fotografico.
Il saggio dedica un capitolo anche al produttore del film, Stefano Pittaluga, figura-chiave del cinema italiano attivo tra gli anni Dieci e Trenta del Novecento. Nato a Campomorone nel 1887, Pittaluga è stato anche distributore ed esercente, ricoprendo quindi tutte le filiere dell’industria del cinema.